Sono stati stanziati 450 mila euro che garantirebbero l’appalto per il servizio di gestione degli impianti di illuminazione pubblica ed artistica monumentale, ventilazione delle gallerie stradali e degli orologi storici stradali. Il progetto è stato realizzato in occasione delle festività natalizie e riguarderà le zone di San Gregorio-Centro Storico, Sanità, Toledo, Vomero, Barra, Piazza Garibaldi, San Giovanni, Scampia, Chiaiano, Piazza e Corso Garibaldi, Bagnoli, Marianella, Pianura, Ponticelli, Colli Aminei, Miano.
“Le difficoltà sono state non poche, per le pesanti chiusure economiche a cui siamo sottoposti in questa fase amministrativa a causa del blocco della spesa imposto dalla Corte dei conti ma tutti gli sforzi messi in campo con trasparenza e impegno, garantiranno alla città tutta, centro e periferie, seppur in maniera più contenuta, le sue luci e addobbi” afferma l’assessore delegato Ciro Borriello che nel frattempo ringrazia i commercianti di Corso Umberto, Via Epomeo, Secondigliano e del Centro Storico i quali si sono resi disponibili ad un’azione di autotassazione facendosi carico delle luminarie.
A questo proposito è intervenuto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ringrazia gli operatori privati ma afferma di essere rimasto scontento dei risultati: “Abbiamo una Camera di Commercio che non illumina neanche Piazza Bovio dove ha la sede, non dico addobbare tutta la città ma qualche piccolo segnale in più”.
Intanto si lavora anche sul programma di Capodanno che prevede come ospiti artisti napoletani e gruppi vari, a mezzanotte ci sarà il brindisi a Piazza Plebiscito e gli immancabili fuochi d’artifìcio a Castel dell’Ovo. Inoltre sul lungomare saranno allestiti quattro palchi: dal Borgo marinari si suonerà musica anni ’70 -‘8o, all’altezza dell’università Partenope ci saranno i balli latino-americani, a Piazza Vittoria musica live e cabaret e alla Rotonda Díaz, verrà allestita una discoteca all’aperto, un vero e proprio spettacolo fatto di musica e divertimento per iniziare nel migliore dei modi quello che sarà il 2018.
Martina Fiorentino