Un uomo dalla grande vivacità culturale e dall’alto senso dello Stato”. Con queste parole Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha inaugurato la Sala della corte d’appello della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) intitolata al Prefetto della Repubblica Mario Esposito.
A fare gli onori di casa il Presidente della FIDS Michele Barbone che ha espresso parole di grandissimo apprezzamento per l’opera svolta dal Prefetto Esposito in seno alla Federazione:
“Creare le condizioni migliori possibili, affinché gli atleti e i tecnici possano esprimere al massimo le loro competenze e qualità sportive. Puntiamo alla crescita della FIDS come federazione sportiva, investiamo sulla qualità del nostro futuro attraverso la formazione. Il Prefetto Esposito è stata la prima persona che ho incontrato al mio insediamento e ha collaborato in maniera valida alla missione del nostro progetto”.
“Siamo particolarmente felici di questa testimonianza istituzionale, tanto gradita quanto inattesa”, è il commento della famiglia, rappresentata dalla moglie Luisa e dai figli Annalisa ed Antonio, accompagnati dall’amico di sempre Giuseppe Pecoraro, ex Prefetto di Roma.
Il Prefetto Mario Esposito è stato ai vertici della Polizia di Stato, ricoprendo ruoli di grande responsabilità a Palazzo Chigi, alla Polaria di Fiumicino e alla Scuola Superiore di Polizia di Stato di cui è stato il direttore più longevo e di cui ha contribuito fortemente al processo di riforma (dall’antica Accademia di Polizia, passando per l’Istituto fino alla odierna Scuola della Polizia di Stato).
Nato a Solofra, in provincia di Avellino nel 1944, il Prefetto Esposito è morto a novembre del 2018.
Da sempre si è impegnato nel mondo civile e culturale.
Dal 2004 è stato il presidente onorario del Premio “Penisola Sorrentina”, dedicato al fratello Arturo Esposito, che annualmente si svolge a Piano di Sorrento, paese costiero del golfo di Napoli, che il Prefetto Esposito volle fortemente ricevesse il titolo di “Città” nell’anno 2008.