Turismo in ginocchio per la crisi causata dal diffondersi del coronavirus: è un disastro su tutti i fronti, dai viaggi studio e di business, ai viaggi di piacere in entrata e in uscita dall’Italia. L’allarme è univoco: da Federalberghi alla Fiavet viene lanciato un appello al governo perché metta in campo misure straordinarie.
Il presidente nazionale di Fiavet Ivana Jelinic parla di un crollo del 70% dei viaggi in entrata e in uscita dall’Italia. Il presidente nazionale di Assoviaggi Gianni Rebecchi, descrive una crisi peggiore di quella seguita all’attentato alle Torri gemelle. Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe, afferma che il fatturato dei pubblici esercizi in alcune aree è calato fino a punte dell’80%.
E’ sensibile il calo delle presenze dei visitatori agli scavi di Pompei che viene registrato in questi ultimi giorni. Il calo, secondo quanto si apprende, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si attesterebbe intorno al 50 per cento. Sono soprattutto le comitive di stranieri ad aver rinunciato. Le disdette hanno quindi riguardato anche numerose strutture alberghiere della zona