La comunicazione virtuale cambia, si evolve, viaggia su altri binari. Essa è entrata prepotente nelle nostre vite agli inizi degli anni 2000, grazie al web 1.0. Il web 1.0 lo si usava per gli acquisti, per navigare nei forum ma l’utente, in questo caso, non poteva interagire con il sito, non vi era alcun tipo di condivisione. Essa è pervenuta grazie al web 2.0, grazie all’avvento nel 2008 di facebook, dei blog, delle chat, di Instagram, di Twitter e di mille altri servizi a disposizione dell’utenza. la rivoluzione del web è nella condivisone, è nell’interazione tra sito e utente, e non ultima la relazione che si istaura grazie alla rete tra gli ipotetici clienti ed il mercato delle aziende che ha intuito, da subito il grande potenziale che ha internet e la pubblicità che questo mezzo veicola, ogni giorno, nella vita delle persone. Il marketing regna sovrano nel web, accentra l’attenzione, penetra nei desideri, nei gusti, negli acquisti degli italiani, lo fa con un clic, con un #hashtag, con un post che viaggia nei nostri smartphone, nelle nostre mani. La parola web è sinonimo di futuro, di tecnologia artificiale, dell’ accentuazione di ogni strato del marketing, di innovazione, di possibilità infinite che si vanno a delineare nel web3.0, ovvero nell’evoluzione del web 2.0 che è stato a sua volta web 1.0. Il web 3.0 aspetta di crescere grazie all’avvento di nuove start up e con il caposaldo di voler trasformare il web in un database dove far confluire ogni browser, inter scambiando link, svolgendo la semantica della rete. Il web semantico dovrebbe scaturire dal web 3.0 in una evoluzione dinamica del Word Wide Web, ovvero i documenti saranno scanditi semanticamente e vengono registrati nella rete secondo indicizzazioni sempre più accurate che vengono proposte dai motori di ricerca agli utenti. Non ultima, l’intelligenza artificiale abbraccerà ogni sfaccettatura della vita, l’avremo nei robot elettronici, si materializzerà nelle pareti di casa che diverranno virtuali, nei linguaggi degli algoritmi della rete. Tutto è in divenire, il dibattito sull’intelligenza artificiale è ancora aperto, il web 2.0 è in continuo dinamismo ed è in orbita di trasformazione, grazie a scenari che mutano in velocità.