“Casco a pezzi e una ferita bruttissima alla testa”, questo il racconto a Repubblica del primo dottore che ha soccorso Alex Zanardi immediatamente dopo lo schianto. Lui è Luigi Mastroianni, medico legale nello studio di Roma, e si trovava su quella strada per caso, in vacanza con la compagna: “All’improvviso tutti i veicoli si sono fermati e ho capito dell’incidente”. Determinante perché ha impedito a un signore di spostarlo da terra: “Con trauma cranici così gravi le persone non devono essere mosse. Non so chi fosse, forse uno che aveva visto troppe volte E.R. in televisione e pensava di saper fare il medico”.
Condizioni molto critiche: “Non parlava e aveva gli occhi socchiusi. Era in stato di semi-incoscienza, quindi ho chiesto alla moglie di parlargli, per non fargli perdere del tutto i sensi. Se fosse successo, probabilmente ora non sarebbe vivo”
Poi immediati i soccorsi grazie a elicottero e ambulanza: “Andava intubato il prima possibile”. Tutto questo senza conoscere la sua identità: “Me ne sono accorto solo dopo quando ho visto l’handbike”, il racconto del medico di quel 19 giugno mentre Alex lotta ancora all’ospedale di Siena.