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IL FALSO SCOVA I FONDI NERI DEL CALCIO

Si annunciano e prospettano tempi duri, per le società di calcio che utilizzano false comunicazioni sociali. La recente riforma degli articoli 2621 e 2622 del codice civile, i pubblici ministeri potranno indagare e procedere anche in quello che è il complesso e delicato mondo delle scommesse sportive. Nei giorni scorsi, proprio di questi temi, si è discusso in un convegno a Coverciano, alla presenza, tra gli altri, di Carlo Tavecchio, Giancarlo Abete e Gianni Rivera. A proposito di questa riforma e di tutto ciò che ruota attorno al mondo delle scommesse sportive, interviene l’avvocato Francesco Fimmanò, ordinario di Diritto commerciale presso l’Università del Molise, già membro del comitato scientifico della Corte dei Conti e membro della V della Corte Federale di Appello della FIGC. “Occorrerebbe rendere le Federazioni vere e proprie autorità indipendenti di regolazione del settore – dichiara Fimmanò –  visto il rilievo non solo economico ma anche sociale del fenomeno. D’altra parte tutte le attività di rilievo sociale o a rischio sistemico – prosegue Fimmanò – vengono trattate in questo modo: settore bancario, assicurativo, universitario. La Federazione, a questo riguardo, ha già lo strumento del 2409 Codice Civile, introdotto nella legge 91 del settembre 1996 dopo le vicende del caso Milan“. Secondo Fimmanò, “le irregolarità o le cause che possono far scattare il controllo giudiziario sulla questione ex art. 2409, non sono solo economiche o gestionali, ma possono trarre anche origine da illeciti disciplinari. In questo senso, le frodi e gli illeciti sportivi che aumentano, potrebbero essere sanzionati proprio attraverso il 2409“. Ed in caso di fallimento delle società? “In caso di fallimento delle società – conclude Fimmanò – resta irrisolto il tema del contratti, specie con l’introduzione delle norme sul concordato in continuità che rafforza il principio concorsuale della prosecuzione dei rapporti. Resta del tutto incompatibile con il sistema dello svincolo dei calciatori in caso di procedure concorsuali. Tutti gli accorgimenti, insomma, devono tenere conto che siamo di fronte ad una attività industriale tra le prime nel mondo, soggetta alle regole ed agli interessi del mercato, ma che al tempo stesso è molto peculiare sul piano sociologico, avendo una categoria di stakeholder particolari, i tifosi, che in sè riuniscono avviamento e clientela aziendale“.

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