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Il garante Ciambriello: “Le vaccinazioni stanno consentendo la normalizzazione di relazioni e attività.”

“Carcere è l’anagramma di cercare. Cercare per ricostruire, ritrovarsi, per seguire una strada tracciata anche dalla Costituzione. Mai privare il detenuto del diritto a ricominciare. Mai privarlo del diritto alla salute, alla protezione del Covid 19.Paura e solitudine, mancanza di relazioni, di trattamento, di attività, di presenza di volontari in questo tempo di pandemia, hanno reso la pena ben più afflittiva rispetto a quella già normalmente​ sofferta. La vaccinazione di agenti, personale civile che entra, e detenuti sta consentendo la ripresa di una vita che era ferma. La massiccia e responsabile adesione alla campagna di vaccinazione dei detenuti campani, per il momento 3609,sta portando ad una normalizzazione di attività e progetti di inclusione sociale”, cosi Samuele Ciambriello, garante campano delle persone private della libertà personale.​

Il garante poi snocciola i dati: 3604 detenuti vaccinati in Campania su una popolazione di 6554 detenuti presenti. Vaccinati anche i ristretti nelle carceri minorili di Airola e Nisida(28 vaccinati complessivamente) e nelle due Rems di Calvi Risorta e san Nicola Baronia(33 internati complessivamente). A​ rilento a Poggioreale, appena 389 detenuti su 2125, mentre a Secondigliano 973 su una popolazione di 1166 ristretti. Per Ciambriello:” visti i casi ancora di contagio occorre continuare ad adottare misure di prevenzione e distanziamento fisico. Mi auguro che anche familiari e parenti aderiscono alla campagna di vaccinazione. E’ un obbligo morale farlo.”

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