Il Garante regionale Ciambriello: “Nessun disaccordo tra il Garante nazionale e la conferenza dei Garanti territoriali”.
“Il Garante nazionale per Legge istitutiva ha la competenza diretta con il Parlamento per interloquire su proposte di Leggi e, in tal senso, ha depositato la sua relazione con dati e analisi relativi alla situazione dell’intero sistema carcerario.
Ferma restando l’autonomia delle autorità Garanti, in qualità di Portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali ribadisco che il nostro intento è quello di rafforzare la collaborazione con il collegio del Garante nazionale per dare risposte concrete su singole vicende, ma anche su questioni di carattere generale”, così ha dichiarato Samuele Ciambriello durante la sua presentazione della “Relazione annuale 2023” tenutasi questa mattina presso il Consiglio regionale della Campania, al Centro direzionale di Napoli.
Ciambriello poi ha concluso: “Anche oggi durante la mia relazione annuale ho ribadito insieme al Presidente del Garante nazionale che ci vogliono misure di natura sistemica, utilizzando anche le misure alternative già esistenti.
In tal senso, ho anche ricordato, che sono migliaia le persone che devono scontare una pena inferiore a 2 anni. In Italia sono 5.080 le persone ristrette con una pena residua di 8 mesi, di cui 503 sono nella mia Regione.
Non vi è alcun disaccordo tra la Conferenza dei Garanti territoriali e il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, e insieme abbiamo avviato una fattiva collaborazione mediante un protocollo di intesa per promuovere un innalzamento dei diritti delle persone private della libertà personale, visite comuni nelle carceri e incontri con i Presidenti delle Giunte regionali sul tema della sanità penitenziaria”.
Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Prof. Maurizio Felice D’Ettore ha, da parte sua, confermato che: “Il ruolo dei Garanti territoriali è fondamentale nel panorama delle tutele riconosciute dall’ordinamento alle persone private della libertà personale e che, quindi, il coordinamento tra le autorità Garante nazionale e Garanti territoriali costituisce parte essenziale della risposta unitaria dello Stato anche con riguardo alle criticità del sistema”.