Il governo pone nell’Aula della Camera la questione di fiducia sulla riforma della legge elettorale.
Mentre i deputati di maggioranza restavano immobili, quelli di M5S hanno urlato sventolando le copie del regolamento di Montecitorio: uno di questi volumi è stato lanciato al centro dell’Emiciclo da Danilo Toninelli di M5S. In seguito, Ignazio La Russa (Fdi) ha alzato un cartello con la scritta “Hablamos”, parliamo, leitmotiv della campagna unionista della Catalogna.
Saranno tre le fiducie, sui primi tre articoli dei cinque di cui si compone la legge elettorale, che saranno votate da domani nell’Aula della Camera. La prima fiducia, sull’articolo uno si voterà domani dalle 15:45; le dichiarazioni di voto avranno inizio dalle 13:45. La seconda fiducia, sull’articolo 2 sarà votata sempre domani dalle 19:30 (dichiarazioni di voto dalle 17:30). La terza fiducia, sull’articolo 3 si voterà giovedì dalle 11 (dichiarazioni di voto dalle 9). Dalle 13 in poi di giovedì saranno esaminati dall’Assemblea di Montecitorio gli altri due articoli del testo, su cui insistono una ventina di emendamenti, tutti da esaminare a scrutinio palese. A seguire, si esamineranno gli ordini del giorno e ci saranno le dichiarazioni di voto finali ed il voto finale che e’ secretabile.
Di Maio, dichiara: “Da domani iniziano i voti di fiducia in Aula alla Camera. Poi il voto finale sarà segreto. Più faremo pressione in piazza, più quel voto segreto potrebbe far saltare la Legge. Noi dentro, voi fuori. E’ il momento di fermare questa vergogna. Pacificamente, ma come popolo”. Mentre la sinistra scende in piazza domani contro la fiducia chiesta dal governo per approvare il Rosatellum Bis, come comunica Arturo Scotto: “Stiamo ragionando assieme a tante forze di sinistra per manifestare domani al Pantheon, alle 17,30, contro questa decisione del governo di mettere la fiducia”.