Il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, ancora una volta accetta la sfida, questa volta si tratta di affrontare il mare, si, attraversare a nuoto lo stretto di Messina. A prendere il largo, sono stati sedici particolari atleti, che non hanno avuto indugio a tuffarsi e dare vita a questa particolare sfida. Lo Stretto di Messina diventa cosi il “teatro” di questa avvincente avventura lanciata dal Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (costituito nel dicembre del 2014 e ne fanno parte militari che hanno subito gravi invalidità mentre erano in servizio in Italia o all’estero ndr).
Sedici atleti hanno raggiunto a nuoto Villa San Giovanni, partendo da Torre Faro. La traversata dall’elevato valore morale e simbolico, organizzata dal V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa è coadiuvata sul territorio dalla società Ulysse. Tra i protagonisti il capitano del GSPD il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, riconoscimento ricevuto per i fatti accaduti il due luglio 1993 durante la Battaglia del Pastificio a Mogadiscio in Somalia, in cui persero la vita tre militari italiani e ci furono 23 feriti. «Nella prova di oggi, a differenza delle altre competizioni sportive, non ci saranno vincitori e vinti» dichiara il Tenente Colonnello Paglia, «ma all’arrivo saremo tutti insieme per dimostrare ancora una volta la forza, la determinazione e la tenacia del Gruppo che non si arrende e continua a servire il Paese, tenendo ben saldi i valori per cui abbiamo giurato fedeltà alle Istituzioni. Ogni occasione è valida per far sventolare il Tricolore. La traversata prevede una staffetta, ci sarà chi proverà a farla tutta e chi, in base alla propria disabilità, la sosterrà in parte. Conterà il supporto reciproco che ci daremo, testimoniando che la disabilità non conosce limiti».
La squadra scesa in acqua oltre Paglia: Giuseppe Spatola, Massimiliano Riccio, Raffaele Di Luca, Daniele Nasole, Victor Scaccia, Roberto Como, Jacopo Curzi, Michele Ricciardi, Angelo Corsaro, Umberto Santangelo, Davide Grasso, Adriano Vena, Giorgio Porpiglia, Alessandro Recita e Andrea Quarta. Chi li conosce sa che non demordono e che hanno, attraverso lo sport, ripreso la vita in mano, li vediamo sfilare fieri il 2 giugno ai Fori imperiali e con orgoglio salire sui podi durante le competizioni agonistiche nazionali e internazionali sintetizzando in pieno il loro motto “Per Aspera ad Astra”. (attraverso le difficoltà, verso le stelle).
A cura di: Raffaele Fattopace