Il sottosuolo napoletano continua a regalare tesori nascosti dal valore storico inestimabile. Da quando sono partiti i lavori per la metropolitana della Linea 1 della città, infatti, sono diversi i reperti archeologici rinvenuti dagli addetti ai lavori, tanto da denominare la zona “piccola Ercolano”.
I primi ritrovamenti sono datati 2003 e riguardano le navi romane di cui, ancora oggi, si fa un gran parlare. Il porto dell’antica Neapolis accoglieva quattro barche adibite al trasporto di beni e mercanzia. Anfore, ceramiche, gioielli, scarpe: questi alcuni degli oggetti rinvenuti nell’area fangosa del vecchio golfo. Le navi verranno restaurate, infine, esposte al pubblico, ma il programma è ancora tutto in divenire a causa di mancanza di fondi.
Diverso destino per le mura della vecchia città, i resti delle terme e le cinte borboniche, tornati alla luce dal 2006 ad oggi. L’area termale sarà visitabile dalla banchina della linea 6, il muro vicereale ritrovato farà da quinta alla stazione al di sotto dell’area museale. Non manca la parte angioina: ritrovati blocchi di tufo di epoca ellenistica e romana, ambienti termali con i segni del fondo marino. Anche il ponte levatoio del castello, scovato nel 2012, sarà collocato nel corridoio dei reperti. Il direttore tecnico per le progettazioni delle opere civili, Antonello De Risi, ha più volte adeguato il progetto della nuova piazza al fine di valorizzare i resti della città antica.
Tante le novità, intanto, che si avvicendano sull’avanzare dei lavori del sito che ospiterà la stazione della linea 1 e quella della linea 6. Entro Natale verrà inaugurata la piazza davanti Palazzo San Giacomo dove sarà collocata la fontana che oggi si trova in via Medina. Successivamente saranno aperte un’uscita in via Depretis, una nel porto e un ascensore che dall’arco del Maschio Angioino condurrà nel metrò attraverso la parte archeologica. Fino ad arrivare al completamento dei lavori nel 2016.
“Vogliamo collegare la città al mare – afferma l’ingegnere responsabile del progetto – chi arriva dal porto vedrà una vasta superficie pedonalizzata mentre dall’alto sarà visibile tutta l’area archeologica.” La conclusione dei lavori di Piazza Municipio, c’è da scommetterci, sarà vissuta dall’intera cittadinanza come un evento fondamentale per la risoluzione di una serie di problemi, ad oggi, strettamente concatenati.
Innanzitutto si rilancerà, definitivamente, l’immagine di una città che, da anni, lavora all’incremento del turismo sul proprio territorio. Inoltre, grossi benefici riguarderanno certamente il trasporto pubblico cittadino, il traffico e la viabilità, duramente messi alla prova dalla presenza dei cantieri “eterni”.