Economia e Welfare

IL MINISTRO SPERANZA: “CAMPANIA ZONA ROSSA”

Era una decisione ormai attesa da giorni, attorno alla quale non sono mancate le polemiche, ma alla fine è arrivata: la Campania è zona rossa a partire da domenica 15 novembre.

Il Ministro Speranza ha stabilito ciò dopo vari confronti con gli esperti del Governo e dopo aver osservato in modo diretto la situazione epidemiologica della regione.

Egli ha pertanto ufficializzato nel pomeriggio di venerdì la chiusura totale della Campania imponendo significative restrizioni: non sono più consentiti spostamenti da un Comune all’altro e da una Regione all’altra, rimarranno chiusi sette giorni su sette ristoranti e bar, rimarranno aperti solo negozi che vendono beni di prima necessità e farmacie, ma comunque si potrà lasciare la propria abitazione solo per comprovati motivi lavoro, salute e necessità.

Questi provvedimenti si aggiungono alle limitazioni già presenti in Campania che fino ad ora era stata la zona gialla più severa d’Italia, dato che il Governatore De Luca aveva sospeso per primo le attività didattiche e aveva già interrotto la mobilità tra Province. In verità lo stesso De Luca aveva chiesto un mese fa il lockdown in modo da frenare immediatamente l’innalzamento della curva epidemiologica, scontrandosi per questo motivo soprattutto con il Sindaco di Napoli De Magistris.

Ma al di là di ogni polemica la quarantena generalizzata risultava essere inevitabili giunti a questo punto: la Campania tutti i giorni oscilla tra i tremila ed i quattromila positivi e, pur avendo abbastanza posti letto e di terapia intensiva liberi, soffre di una carenza di personale sanitario, che si sta cercando di colmare.  Il Presidente De Luca ha affermato infatti durante la settimanale diretta Facebook del venerdì: “Non voglio l’esercito, ma i medici”. Ha poi concluso stimolando i cittadini per affrontare questo momento difficile: “Dobbiamo andare avanti ed essere responsabili con l’orgoglio campano, napoletano” e noi speriamo che come nella prima fase della pandemia i cittadini campani diano un esempio di altissimo rispetto per la salute propria e di quella altrui.

 

A cura di Antonio Simeoli

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