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IL NAPOLI A SARRI. DE LAURENTIS: “CI VUOLE CORAGGIO!”

Maurizio Sarri, cinquantaseienne allenatore originario di Napoli, torna nella città che gli ha dato i natali, appropriandosi della panchina della squadra azzurra.

È lui, infatti, l’uomo scelto dal presidente Aurelio De Laurentis per sostituire l’ormai galactico Rafa Benitez, che ha lasciato Napoli con un deludente 5° posto in campionato e la sola Super Coppa di dicembre. Maniaco della tattica, gioco veloce, allenamenti sempre col pallone, ha stregato il patron con il suo 4-2-3-1, schema utilizzato spesso anche dal suo predecessore.

Umile e gran lavoratore, il tecnico ha nelle sue caratteristiche principali la valorizzazione dei giovani tanto cara a De Laurentis, il quale, senza i fondi provenienti dalla Champions League, spera che il nuovo mister possa dar luce ai tanti interessanti prodotti del vivaio azzurro, ripetendo, in grande stile, le belle stagioni passate in Toscana.

“Nel calcio ci vuole coraggio” ha dichiarato il presidente. E, in effetti, la sua scelta sa davvero dell’audace. Non tutti, infatti, sono convinti che la poca esperienza nelle alte posizioni della classifica, possa aiutare Sarri nella nuova avventura partenopea.

I tifosi sono divisi a metà. Molti si chiedono come mai si sia passati da profili internazionali come Emery, Prandelli o Spalletti, all’allenatore sempre in tuta che scherza sulla sua popolarità con Samuel Eto’o. Altri, invece, apprezzano il profilo basso del mister, perfetto, a loro dire, con una piazza tanto calda, di facili entusiasmi.

Sacchi, ex milanista, si schiera con questi ultimi: “Sarri sarà la sorpresa del prossimo campionato. Propone un gran gioco, valorizza i giovani, saprà farsi apprezzare”.

Quel che è certo, è che l’allenatore è già diventato personaggio cult sui social e non solo.

Spopolano infatti, divertentissime somiglianze tra il mister e il Boss della fortunata serie Gomorra, Don Pietro Savastano. Già pronta la formazione con Tonino Spiderman tra i pali, Genny in linea di regia, Ciro l’Immortale bomber letale in attacco.

Persino San Gregorio Armeno, la fantastica via dei presepi di Napoli, ha già tributato a Sarri una statuina in suo onore con la consueta tuta, per l’occasione a tinte azzurre della città.

Quest’ultimo è, però, un chiaro segno che Napoli ha già accolto con il consueto amore e calore il nuovo allenatore, a cui si chiede il ritorno nell’Europa dei grandi e, perché no, di insidiare l’egemonia della Juventus, ormai sul trono nazionale da troppo tempo.

Sarri, ne siamo certi, è una persona seria, di grande spessore morale, quindi, di certo affidamento. Non sarà facile confrontarsi con uno spogliatoio di grandi giocatori come Higuain e Hamsik, tuttavia, potrebbero essere proprio questi ultimi ad aiutare il mister ad ambientarsi.

Napoli ha voglia di divertisti e vedere la propria squadra competere al vertice. Sarri e i suoi ragazzi sono pronti a rispondere “presente”.

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