Gattuso sorpassa di nuovo il Milan e si riprende il quinto posto in classifica. Il Napoli sbanca il Ferraris e centra la settima vittoria nelle ultime otto partite di campionato. La firma sul successo l’hanno messa Mertens, alla rete numero 124 in azzurro e numero 6 a Marassi, e Lozano, ancora una volta decisivo entrando dalla panchina. E’ stato un Napoli brillante per lunghi tratti della partita, ha tenuto quasi sempre in mano il comando del gioco e ha raccolto anche poco per tutto quello che ha costruito. Solo un mini black out a inizio secondo tempo ha rischiato di compromettere una vittoria alla fine ampiamente meritata. Si fa sempre più delicata la posizione in classifica del Genoa, a Nicola non è bastato il momentaneo pareggio di Goldaniga di testa, ha acceso troppo poco la luce la sua squadra per raccogliere punti.
Solo un grande Perin nel primo tempo ha evitato al Napoli di dilagare, due volte su Mertens e una su Elmas ha risposto alla grande. Al centrocampista macedone è stato anche annullato un gol per un tocco di mano di Manolas nell’azione. Dall’altro lato non è stato da meno Meret, che ha risposto presente deviando sul palo una botta ravvicinata di Cassata, nell’unico lampo genoano della prima parte. La partita l’ha sbloccata con un tiro a giro, ormai diventato un marchio di fabbrica, Mertens, che ha esultato come Callejon, dedicando a lui la rete. Una dormita a inizio ripresa ha consentito al Genoa di rimettersi in partita, Maksimovic si è fatto anticipare da Goldaniga su un angolo di Schone. Tutto da rifare per il Napoli, che, dopo una traversa scheggiata da Politano, si è scosso con i cambi. Lo sprint l’ha dato ancora una volta l’ingresso di Lozano, bravo a dettare il passaggio a Fabian Ruiz: l’affondo in velocità del messicano ha tagliato in due la difesa di Nicola, non ha potuto opporsi Perin. Una rete pesantissima per il Chucky, l’acquisto più costoso della storia del Napoli che ancora non conosce il suo futuro.
Ma la serata di Genova non ha solo confermato le grandi qualità di Lozano, ha dato anche a Gattuso la certezza che Lobotka è un grande centrocampista di palleggio, bravo a ricamare il gioco negli spazi stretti e anche sotto pressione. Positiva anche la prova di Elmas, dinamico, intraprendente e a volte con grande spensieratezza nelle giocate. Da vero capitano la prestazione di Insigne: non solo bravo in quello che sa fare nella fase offensiva, l’altruismo con il quale si mette a disposizione dei compagni di difesa è il segnale di come Gattuso lo abbia definitivamente fatto diventare un leader.