“L’olfatto è il senso che, anche a occhi chiusi, ti trasporta in un preciso momento dello spazio e del tempo”, dice Alessandro Michele a proposito della sua nuova fragranza per Gucci, Mémoire d’une Odeur. Il profumo, insomma, sta al direttore creativo di Gucci come la madeleine sta(va) all’autore de A la recherche du temps perdu: è in grado di risvegliare memorie del passato e quindi le emozioni che le hanno accompagnate. Una rivelazione che, come un’epifania, riporta alla mente ricordi che sembravano dimenticati, e che improvvisamente si (ri)svelano in tutta la loro potenza. È il potere magico dell’olfatto, che riaccende in noi sensazioni istantanee, inconsce, ancestrali. Che in un secondo ci (ri)porta accanto a una persona amata o nella cucina della nonna, in un luogo del cuore o, come nel caso di Proust, alle domeniche mattina a Combray in compagnia della zia Léonie. Il profumo per Alessandro Micheleè soprattutto una dichiarazione d’identità. E come avviene già per le sue collezioni, quella di Mémoire d’une Odeur ha a che fare con una libertà di espressione che fa rima con fluidità: il nuovo profumo di Gucci è, a detta della maison fiorentina, una fragranza “universale”, che trascende il concetto di genere e di tempo. Esplora piuttosto il potere dei ricordi, che si collocano in una dimensione atemporale e pertanto eterna. Creato dal maître parfumeur Alberto Morillas con la supervisione di Alessandro Michele, il profumo dà anche origine a una nuova famiglia olfattiva: Minerale Aromatica. Al suo interno troviamo infatti la Camomilla Romana, cresciuta nei giardini dei dintorni di Roma, città di Michele, fin dal XVI e XVII secolo, che si fonde al Gelomino Corallo Indiano, noto per il suo profumo che si fa più intenso di notte, e a sentori di muschio, legno di sandalo e cedro e vaniglia. Un mélange prezioso e gender fluid custodito all’interno di un flacone in vetro verde acqua dall’estetica vintage, sigillato da un tappo e riposto in una scatola verde smeraldo punteggiata di piccole stelle, ispirata agli affreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni a Padova.
Di fronte alla lente ovattata di Glen Luchford, sulle note progressive rock di In Every Dream Home a Heartache dei Roxy Music, i protagonisti della campagna scelti da Michele incarnano alla perfezione i valori della nuova fragranza. A capitanare il gruppo dei 21 volti della maison c’è il cantante e attore Harry Styles, già protagonista delle ultime campagne Gucci Tailoring; la designer e musicista Zumi Rosow, a cui è ispirata la nuova it bag Gucci Zumi; le artiste Olimpia Dior e Ariana Papademetropoulos e il designer e attivista gender fluid Harris Reed, oltre ad alcuni dei modelli-musa di Alessandro Michele come Ellia Sophia, Tex Santos-Shaw e Unia Pakhomova. Insieme, si muovono leggeri sulle rovine baciate dal sole di Canale Monterano, nei pressi di Roma, e della tenuta di famiglia, il castello medievale di Montecalvello. Ballano, banchettano, si baciano: ci fanno sognare pomeriggi sogna(n)ti nel segno dell’amore e della spensieratezza, della libertà e dell’edonismo. Gli stessi valori che hanno trasformato Gucci nell’imbattibile icona del lusso globale che conosciamo oggi. Tra moda, fluidità e memorie del passato: profumatissime.