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IL PD SANNITA CONTRO UNA REGIONE NAPOLICENTRICA

Di Diego Ruggiero. Domenica a Torrecuso c’ero. Ho chiesto anche di intervenire in Direzione sui temi, primo punto all’ordine del giorno. Intervento in prima battuta accordatomi gentilmente dal Presidente Insogna, al quale su richiesta ho poi rinunciato. Per questo, a costo di apparire un incauto, ritengo doveroso comunicare pubblicamente ciò che in direzione avrei illustrato, nella consapevolezza di non avere in tasca la verità, ma un contributo di elaborazione si.

In effetti non si tratta solo di disegnare una regione non napoli-centrica – argomento usurato e comune alla destra – oppure perdersi in tecnicismi  che sono anche importanti ed indice di una forte competenza amministrativa dei democratici. Si tratta anche si avanzare una proposta di una Regione vicina ai cittadini con lo smartphone in mano, quelli che twittano e si informano.

Allora mi sembra che il partito debba  dire tanto “anche e in aggiunta” su alcuni altri temi molto concreti e dirimenti per ora lasciati in sordina ed alla sensibilità dei singoli democratici. Li elenco.

La questione ambientale.

Si tratta  di questioni concrete molto concrete: ad es. Toppa Infuocata, le pale eoliche nel Tammaro, la cava di Durazzano e i rifiuti tombati a Sant’Agata dei Goti, i nostri corsi d’acqua e il catasto degli scarichi.  Questioni che non si riducono al semplice NIMBY, nè tanto meno alla critica legittima e serrata alla legge regionale sui rifiuti che per alcuni aspetti barricaderi ci restituisce l’impressione di un arroccamento sulla difesa di rendite di consenso. In effetti è sotto gli occhi di tutti una diffusa cultura del rispetto ambientale che si sta affermando tra i cittadini del Sannio più che in altre zone della Campania. De Luca su questi temi è chiaro. Io c’ero e l’ho sentito parlarne al Filangieri a Napoli (dove l’unica citata è stata la coraggiosa Giulia Abbate che si è distinta in queste battaglie) e al teatro di Airola. Il partito cosa ha da dire su questo? Vogliamo lasciare il tema ai grillini?

Le politiche del lavoro.

Abbiamo vere e proprie urgenze come quella dell’ex polo tessile di Airola. Può mai essere possibile, a titolo di mero esempio, che solo il circolo di Airola, abbia detto a Caldoro che non può impiegare 7 milioni di fondi pubblici per una impresa, la TTA di Airola, senza prevedere minime forme di possibile re-impiego della manodopera cassintegrata?! Lo Stato lo ha previsto nel bando del MiSe, come lo stesso Comune di Airola guidato dal nostro caparbio Napoletano. La Giunta fallimentare di Caldoro no! Cosa dice il partito?

La trasparenza e legalità.

La Regione oggi è imbrigliata in un complesso normativo-regolamentare troppo complicato, che si interseca con la programmazione europea. Un complesso da semplificare nel quale può facilmente annidarsi l’illegalità. De Luca lo ha capito e ha detto che non chiederà voti ai criminali! E noi?! Sono un lettore affezionato delle relazioni semestrali della DiA dove trovo scritto da un pò che nel Sannio c’è la camorra che si occupa di appalti, usura ed estorsione. Una camorra con nomi, cognomi e sentenze di condanna.  Sono temi che tangono anche la politica. Il partito democratico, prima forza del Sannio, non ha nulla da dire su questo?

Concludo invitando tutti i democratici del Sannio a riflettere “anche” su questi temi con un metodo partecipato, inserendosi nel percorso programmatico del candidato governatore De Luca. Dovremmo del resto coltivare l’obiettivo concreto di porre argine al grillismo ed al calo di affluenza, attraverso una impostazione programmatica meno tecnicistica e più ancorata “anche” alle aspettative dei sanniti su temi dirimenti come  ambiente, lavoro e legalità. E’ l’impostazione vincente sul piano politico, come l’esperienza di De Luca sta dimostrando e confermerà lunedì 8 giugno.

 

Diego Ruggiero

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