Art.138/Cost: Le leggi ( di riforma costituzionale approvate a maggioranza semplice) sono sottoposte a referendum popolare quando,entro tre mesi dalla loro pubblicazione,ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali.
Dal testo si evince d che il referendum non è obbligatorio ma va chiesto . Punto Perciò dire che le firme sono state raccolte dal Comitato del SI o del NO non ha senso . Si chiede il referendum Sia le 600mila firme raccolte dal primo comitato sia le 380mila raccolte dal secondo hanno lo stesso scopo . Rendere possibile il referendum . che ,ripeto non è obbligatorio. La singolarità sta nel fatto che il referendum venga chiesto dal governo La storia dei referendum costituzionali ci dice che sempre i essi vengono richiesti dalla opposizione che spera , tramite il voto popolare, di modificare il dettato parlamentare. La singolarità è che stavolta è la maggioranza a chiederlo. Forse Renzi, in un sussulto di arroganza , pensava di uscirne rafforzato dal consenso popolare . Difatti la campagna è iniziata con Renzi che impegnava se stesso e la sussistenza del governo sulla vittoria del SI. Poi c’è sta la doccia fredda di Brexit. Cameron aveva commesso lo stesso errore ed è caduto in una trappola costruita da lui giocando d’azzardo su un tema delicato , per dirimere questioni interne al suo partito . Ha perso con conseguenze gravi per il suo paese.. Perciò Renzi ha cambiato passo e si è tolto dal centro della scena perché qualche legittimo dubbio comincia a maturarlo.
Grave e significativo è il sostegno della CISL . Esso segnala la volontà di cambiare la base elettorale .Gravi ed offensive per la CGIL sono le parole della Boschi che dice alla segretaria della CISL Voi siete stati sempre l’innovazione . Una dichiarazione ingenerosa , che marca una scelta di campo attribuendo alla CGIL il ruolo di ostacolo alla modernità- Maria Elena trascura un fatto sostanziale: Gran parte dell’elettorato PD , la sua “Costituency” stava nella CGIL e nel suo ambiente . Certamente non nella CISL – Ciò significa forse che, senza che il PD ne sappia niente , il governo respinge il suo elettorato tradizionale per acquisirne uno nuovo? Ai fasti del 41% gli iscritti della CGIL diedero un grande contributo . Sono sicuri Matteo e Maria Elena di poterli sostituire con la forza della CISL, sindacato sempre incline alla divisione ed al compromesso con le controparti ? Ricordatevi l’accordo separato con la Fiat contro la CGIL. Non si meraviglino dunque se il vecchio elettorato sentendosi cosi tradito si rivolgerà ad altri soggetti – Siete sicuri di aver fatto bene i conti? siete sicuro i che scontrarvi con l’elettorato di sinistra vi aiuterà a vincere? Sono questioni serie che meritano risposte serie e non li sghignazzi e gli insulti dei talebani di Matteo. Il PD , a tutti i livelli ha il dovere di fare chiarezza su questi problemi . Se il terreno di scontro sarà il referendum Matteo si attenda qualche sgradita sorpresa . Costringerà a votare NO anche chi vorrebbe entrare nel merito delle questioni.. Riflettano i suoi consiglieri . Ho già detto che per me la sorte di Renzi è un particolare trascurabile . Mi preoccupo molto più della sussistenza del PD come partito di centro sinistra e della continuità dell’azione riformista necessaria al Paese.