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IL PREMIER GENTILONI, AL MEETING DI RIMINI:” SIAMO AL FIANCO DI BARCELLONA, MA SONO CONSAPEVOLE CHE NESSUN PAESE, NEANCHE L’ITALIA POSSA SENTIRSI AL RIPARO DALLA MINACCIA”

Sono al fianco di BarcellonaIo non credo alla propaganda di alcuni siti islamici, ma sono consapevole che nessun Paese, neanche l’Italia, possa sentirsi al riparo dalla minaccia“.  Così si è espresso il Presidente del Consiglio,Paolo  Gentiloni durante il  Meeting svoltosi a  Rimini.

“E’ decisivo-continua il premier- che da tutti venga il sostegno alle forze dell’ordine, all’intelligence, ai militari impegnati per garantire la sicurezza. Fare sentire il Paese unito attorno alle forze che lavorano per la sicurezza è altrettanto importante rispetto al ripetere che i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà. La difendiamo, lo facciamo ringraziando ogni giorno chi ci consente di vivere liberi“.  Riguardo Daesh, Gentiloni esprime le sue considerazioni :”Daesh è stato sconfitto, ha perso la sua partita fondamentale che era quella di far diventare uno Stato la propria presenza terroristica, ma la sua minaccia continua e riguarda tutti” mentre sulla legge di bilancio, il premier afferma: “La prossima legge di Bilancio sarà un passaggio chiave per concludere in modo ordinato la legislatura, che è il compito che mi pongo e sul quale impegnerò tutto il governo“aggiungendo che la legge di Bilancio “permetterà alcune limitate misure per accompagnare la crescita, con interventi molto selettivi” incentrati soprattutto sull’accesso dei giovani al mondo del lavoro con “incentivi permanenti, stabili“.La risposta all’immigrazione, per il premier non è “l’esclusione nè la negazione della realtà. Queste non sono una garanzia di sicurezza ma semmai di insicurezza per il paese“.  Per quanto riguarda la crescita, Gentiloni, ammette e così conclude: “La crescita è finalmente tornata. Ciò è frutto dell’impegno del lavoro del Governo di Matteo Renzi che noi stiamo proseguendoNon era scontato  tenere insieme crescita e avanzo primario. La sfida sarà la qualità della crescita in termini di lavoro e di contrasto all’esclusione sociale“.

 

 

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