Nella sua trentennale carriera l’attore americano Tom Hanks ha interpretato vari ruoli, da quello di soldato a quello di astronauta, da quello di truffatore fino ad arrivare al ruolo di professore dell’università di Harvard ma anche grande esperto di simbologia religiosa. Ma almeno per il momento lo stesso attore americano ha deciso di lasciare temporaneamente il mondo del cinema per dedicarsi invece ad impersonare un altro ruolo: quello di scrittore.
Infatti dal prossimo 15 novembre in tutte le librerie d’Italia uscirà il suo primo romanzo intitolato “Uncommon Type” (tipi non comuni tradotto in italiano) grazie alla casa editrice “Bompiani”. Il libro, composto da 17 racconti, parlerà di una delle grandi passioni di uno degli attori più pagati di Hollywood, ovvero le macchine da scrivere (l’attore ne possiede 300 esemplari). Diversi racconti racchiusi all’interno della raccolta stessa avranno tonalità fantastiche, altre invece saranno realistiche.
Però non è la prima volta che Hanks si diletta nel ruolo di scrittore: durante un’intervista rilasciata alla giornalista del quotidiano romano “La Repubblica” Paola Zanettini, rivela che una volta aveva mandato un racconto scritto da lui al collega Steve Martin (anche lui scrittore) che poi lo stesso fece pubblicare (attraverso il proprio agente) sul quotidiano “New Yorker” e che da lì a poco fu contattato dalla casa editrice “Penguin Random House” (la stessa che lo scorso ottobre ha pubblicato il libro d’esordio); ma il suo vero “debutto” da scrittore (come lui stesso afferma nella stessa intervista) risale a quando scrisse un articolo per il “New York Times” riguardante il pensionamento del suo truccatore. Ad incitarlo nella pubblicazione del suo scritto fu la regista Nora Ephron la quale gli ha dedicato lo stesso libro, tra l’altro dedicato anche alla propria famiglia.
Ritornando al libro, in alcuni di questi racconti, come la storia di una ragazza che ottiene un aiuto da un direttore di produzione conosciuto in Arizona, “c’è qualcosa dei miei faticosi esordi” – come lo stesso Hanks afferma -. Nel suo libro si respira anche un’area di nostalgia visto che in cinque dei diciassette racconti totali sono ambientati nel passato. Infine in uno dei stessi racconti c’è anche uno con tonalità autobiografiche “Io sono figlio di divorziati, e fui affidato a mio padre, vedevo mia madre ogni tanto. In questo racconto il passato è interessante perché nella madre e nel figlio suscita reazioni diverse”.
Questa è quindi in sintesi le tematiche che il lettore andrà a incrociare quando avrà tra le mani il libro d’esordio dell’attore americano, raccolta di racconti sponsorizzato da due personaggi illustri citati sopra. Mentre l’intervista integrale di Tom Hanks è possibile leggerla sull’edizione del “Venerdì” di oggi uscito con il quotidiano “La Repubblica” oppure sull’edizione online dello stesso giornale.