Partito a marzo dallo scenario di guerra tra Russia e Ucraina, dopo un lungo giro per il mondo dalla Palestina agli Stati Uniti, dal Califfato al Vaticano, effettuato con l’obiettivo di studiare lo scenario politico internazionale in continuo mutamento, sabato 14 novembre alle ore 10.30 si concluderà parlando dell’Italia il ciclo di incontri del Sabato delle Idee dedicato alle lezioni di geopolitica.
“La prima edizione di un ciclo tematico di approfondimento del Sabato delle Idee – evidenzia Marco Salvatore, direttore scientifico dell’Istituto SDN di Ricerca Diagnostica e Nucleare – è stata un grande successo di partecipazione anche grazie al prezioso contributo dell’Ordine dei Giornalisti della Campania ed è per questo che voglio anticipare la decisione di ripetere quest’esperienza anche nella prossima edizione con la scelta di un tema che potrà essere di grande interesse soprattutto per i giovani cervelli del Mezzogiorno e continuando il percorso virtuoso dei partenariati con le diverse realtà professionali della città, che rientra in quel concetto di rete collaborativa e progettuale che è tra gli elementi fondanti del Sabato delle Idee”.
Intanto sabato 14 novembre alle 10.30 nel complesso dei Santi Marcellino e Festo dell’Università Federico II di Napoli in cattedra ci sarà Ernesto Galli della Loggia, professore emerito di Storia contemporanea all’Istituto Italiano di Scienze Umane e tra i più noti ed autorevoli editorialisti de “Il Corriere della Sera”, per una lezione dedicata al tema “Il ruolo dell’Italia nello scenario politico internazionale e le ragioni storiche e geografiche del divario tra il Nord e il Sud del Paese”. L’incontro, sarà introdotto da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, e dal fondatore de “Il Sabato delle Idee”, Marco Salvatore, e sarà coordinato dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, e dal direttore de “L’Espresso”, Luigi Vicinanza.
“Per comprendere al meglio la situazione politica e sociale del nostro Paese – anticipa Ernesto Galli della Loggia – sarà necessario analizzare innanzitutto il rapporto tra le diverse specificità geografiche dell’Italia e la sua identità storica, valutando in particolare l’evoluzione dell’influenza del carattere geografico della politica italiana dal Risorgimento ai nostri giorni, anche per comprendere al meglio le ragioni storiche e geografiche del divario tra le diverse aree del Paese”. Una riflessione, dunque, di grande interesse storico, politico e sociale, ma anche giornalistico, che non a caso ha ricevuto anche il riconoscimento dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, che ha inserito anche questa lezione di geopolitica del Sabato delle Idee nel programma di incontri di formazione professionale per i giornalisti.
Un viaggio per il mondo per comprenderne i nuovi scenari
Dall’Ucraina alla Palestina, dal Califfato al Vaticano. “Il Sabato delle Idee” con sette lezioni magistrali affidate a sette grandi maestri del pensiero politico, ha lanciato una profonda riflessione sui mutamenti dell’assetto geopolitico del pianeta. Decisamente eloquente il titolo dell’iniziativa: “In che mondo viviamo?”.
“La mappa del mondo continua a mutare. La caduta del muro di Berlino non ha prodotto un nuovo equilibrio internazionale e l’idea dello Stato-nazione non regge più all’urto della globalizzazione. Ci sono Stati che falliscono, altri che si alleano, altri che si affermano pur non avendo confini certi. Oscilliamo tra guerra e pace, tra paura e speranza, tra politiche di solidarietà e atti terroristici, attraversati da una profonda crisi economica e dentro la modernità di una straordinaria rivoluzione tecnologica, alle prese con imponenti flussi migratori e inedite sfide umanitarie”. Nella giornata inaugurale presentava così Marco Demarco, direttore della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa” e coordinatore scientifico del progetto, la ratio scientifica di questo ciclo incontri ideato per “provare a chiederci in che mondo viviamo, per capire cosa davvero succede intorno a noi”. Una riflessione a tutto tondo sia da un punto di vista geografico e geopolitico, visti i temi degli incontri (dedicati all’Europa, all’America, all’Italia, al Vaticano, a Israele e Palestina ed a Califfato ed Occidente), sia da un punto di vista culturale perché l’analisi è stata svolta di volta in volta da un punto di osservazione diverso: storico, filosofico ma anche giornalistico grazie agli interventi di Andrea Graziosi, Umberto Ranieri, Biagio De Giovanni, Lorenzo Cremonesi, Massimo Teodori, Giuliano Ferrara ed a quello di chiusura di Ernesto Galli della Loggia.