In un comunicato della Sala stampa della Santa Sede Papa, il Santo Padre Francesco ha disposto un intervento straordinario per il Libano colpito da una grave crisi economica, Papa Francesco, ha donato 200.000 dollari Usa per sostenere 400 borse di studio. Con questo gesto il Pontefice ricorda la «paterna sollecitudine» con cui «ha continuato a seguire in questi mesi la situazione» dell’amata nazione, definita da san Giovanni Paolo II «Paese messaggio, luogo in cui Benedetto XVI promulgò l’esortazione post-sinodale Ecclesia in Medio oriente, e da sempre esempio della convivenza e fratellanza che il Documento per la Fratellanza Umana, firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Bergoglio e dal Grande imam di Al Azhar, ha voluto offrire al mondo intero». Dal comunicato si evidenzia «Il Paese dei cedri, in questo anno centenario del “Grande Libano si trova in una grave crisi che sta generando sofferenza, povertà e rischia di rubare la speranza soprattutto alle giovani generazioni, che vedono faticoso il loro presente e incerto il loro futuro». Con questi presupposti, «diventa sempre più difficile assicurare ai figli e alle figlie del popolo libanese l’accesso all’educazione che, soprattutto nei piccoli centri, è sempre stato garantito dalle istituzioni ecclesiastiche. Come segno tangibile di vicinanza, il Santo Padre, per il tramite della Segreteria di Stato e della Congregazione per le Chiese orientali, ha stabilito di inviare per il tramite della nunziatura apostolica coinvolgendo in prima persona il Nunzio Apostolico S.E. Joseph Spiteri, la somma destinata alle borse di studio «nella speranza che si possa realizzare un’alleanza di solidarietà e con l’auspicio che tutti gli attori nazionali e internazionali perseguano responsabilmente la ricerca del bene comune, superando ogni divisione o interesse di parte». L’iniziativa del Pontefice si aggiunge così al contributo elargito in questi giorni dal «Fondo di emergenza CEC (Congregation for the Eastern Churches)», istituito al fine di contrastare la pandemia del covid-19. Il comunicato conclude «La Madre di Dio, che veglia sul Libano dalla montagna di Harissa, protegga il popolo libanese insieme ai santi dell’amato Paese dei cedri».
A cura di Raffaele Fattopace