Poche idee. Anzi nessuna, visto che è dovuto ricorrere all’antica arte del copiare. Ma assolutamente confuse. Perché o non sa che in Comune a Verona il suo Movimento 5 Stelle siede sugli scranni dell’opposizione, oppure non ne condivide le posizioni. Tant’è. Sono momenti se non difficili almeno «turbolenti» quelli che sta vivendo il neo primo cittadino pentastellato di Avellino, Vincenzo Ciampi. Eletto alla fine di giugno, il sindaco Ciampi tre giorni fa ha messo nero su bianco le linee guida del suo programma, che saranno presentate nella prossima seduta di consiglio comunale convocata per il 4 settembre. Democrazia diretta, partecipazione, legalità, trasparenza, cultura e via andando con tutte le voci di ogni programma amministrativo che si rispetti.
Il capitombolo del sindaco pentastellato ha provocato un diluvio di commenti ironici e satirici sui social, ma anche reazioni politiche che chiedono al sindaco di dimettersi e perlomeno di chiedere scusa agli avellinesi. Le opposizioni vanno all’attacco. “Come si può impunemente promettere politiche giovanili – sottolinea Stefano Luongo, giovanissimo consigliere eletto in una lista del centrosinistra- ritenendo uguali e indifferenti la condizione e le aspettative di un giovane che vive ad Avellino e di uno che vive a Verona?”. Ciampi è l’unico sindaco 5 Stelle eletto in un capoluogo di provincia nell’ultima tornata delle comunali, sconfiggendo al ballottaggio il democratico Nello Pizza, in una storica roccaforte del centrosinistra. Per la sua elezione si era speso in prima persona un big del Movimento, l’ex membro del direttorio Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno. Sibilia aveva addirittura fatto il rappresentante di lista in una sezione del capoluogo irpino.Tuttavia, al di là del plagio Ciampi continua a cercare il sostegno dei consiglieri di opposizione visto che si ritrova dalla sua parte solo con 5 voti sui 32 in aula. “Noi vogliamo governare Avellino – ha scritto il sindaco Ciampi – andando al di là degli schieramenti politici. Per questo motivo, ben venga il contributo di tutti i consiglieri comunali che rappresentano in primis i cittadini. Il capoluogo ha bisogno di risposte concrete, molte delle quali urgenti. Tutti insieme dobbiamo pensare esclusivamente all’interesse collettivo”.
A quando le dimissioni dei consiglieri per andare a nuove elezioni?