di Giuseppe Mercurio
Immaginata oltre trent’anni fa e inserita tra le infrastrutture finanziate con la programmazione europea 2007-2013, la Lioni – Grottaminarda rappresenta il tassello mancante per realizzare in via definitiva il collegamento tra l’autostrada A16 (Napoli – Bari) e l’A3 (Salerno – Reggio Calabria), ultimato solo nel tratto che da Contursi (SA) raggiunge i paesi di Lioni e Sant’Angelo dei Lombardi (AV).
Una strada a scorrimento veloce dalla doppia valenza poiché da un lato va a costituire una fondamentale arteria di collegamento in una provincia, qual è quella irpina, ancora sprovvista di adeguati collegamenti infrastrutturali interni mentre, dall’altro si inserisce in un progetto ben più ampio che vuole unire, attraverso un itinerario tutto legato alle aree interne della Campania, della Puglia e della Basilicata, il Tirreno e l’Adriatico, da Agropoli (SA) fino a Termoli (CB).
Un progetto strategico, dunque, di cui si è già dimostrata, con l’allora ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, la reale funzionalità: i tempi di percorrenza tra i due comuni si ridurrebbero di oltre il 60%, passando dagli attuali 60 minuti ai 20 circa necessari in seguito alla realizzazione della nuova infrastruttura.
A queste latitudini, in realtà, erano in molti ad immaginare di poter iscrivere l’opera nel corposo registro delle incompiute del nostro Paese ma, a quanto emerso dall’incontro promosso a Frigento (AV) dal Sindaco e Deputato Luigi Famiglietti, tutto sembra andare nella giusta direzione. A dare rassicurazione sulla disponibilità dei fondi e sulle concrete intenzioni del Governo, infatti, ci ha pensato il Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Umberto Del Basso De Caro ospite all’appuntamento.
In un intervento ben articolato, Del Basso De Caro analizza e descrive nel dettaglio le vicissitudini che hanno determinato il ritardo nella riconferma della struttura commissariale e, quindi, l’avvio dei lavori (attualmente limitati alla sola movimentazione terra) inerenti al primo lotto (tratta Frigento – Villamaina) già finanziato per un ammontare di 70 milioni di euro e che deve essere completato entro il mese di gennaio del 2017.
Del Basso De Caro sembra non voler lasciar fraintendimento alcuno con gli altri relatori e intervenuti e, pertanto, non manca di analizzare le difficoltà legate allo sblocco della seconda tranche del finanziamento di 220 milioni di euro utili al sostanziale, seppur non definitivo, completamento dell’opera e, quindi, a collegare Villamaina con Sant’Angelo dei Lombardi e Frigento con Grottaminarda. “Come spesso accade nel nostro Paese – afferma il sottosegretario – i soldi ci sono, ma non si sanno spendere. C’è una burocrazia asfissiante ed è assurdo il solo pensare di dover attendere mesi per avere il parere di una soprintendenza. Dobbiamo muoverci bene e rapidamente. Il vero problema con cui dobbiamo fare i conti è legato al patto di stabilità cui deve sottostare la regione Campania che, allo stato, è impossibilitata ad effettuare una spesa tanto ingente”.
È su questo ultimo specifico punto che il rappresentante del Governo guidato da Matteo Renzi accende definitivamente le speranze lasciando trapelare la concreta possibilità che alla regione Campania possa essere concessa una deroga proprio in virtù di quelli che sono investimenti strategici per la crescita e lo sviluppo delle economie locali.
Nelle sue conclusioni Del Basso De Caro sveste, poi, in qualche modo i panni del rappresentante istituzionale per indossare quelli di autorevole riferimento politico del Mezzogiorno, di quel Mezzogiorno che “non è mai scomposto” bensì vive e cresce nel rigore di Salvemini, Nitti, Dorso come di altri illustri meridionalisti. Lo fa raccontando quella che è dal suo punto di vista la sfida da cogliere. ” Il sud deve difendere se stesso. Dobbiamo saper dimostrare capacità di spesa. Il sud, con noi campani, deve saper dimostrare di poter fare la propria parte. Infrastrutture come la Lioni-Grottaminarda rappresentano un’opportunità e sono la precondizione per lo sviluppo delle nostre aree che, qualora continuassimo a ragionare come territori distinti, rischierebbero di morire per spopolamento”.
Infine, l’affondo sulle elezioni del prossimo anno in regione: “Non importa chi sarà candidato alle elezioni regionali del 2015, quel che conta ed è certo è che noi difenderemo questo territorio con le unghie e con i denti e chiunque sarà il vincitore dovrà discutere con noi ogni giorno”.
Tutto quanto, quindi, sembra consentire una vena di ottimismo. Occorre, però, davvero non commettere più errori e far in modo da non registrare ulteriori ritardi sui tempi di realizzazione. Realisticamente, occorreranno altri 7/8 anni per veder completati i lavori e, comunque non meno di quattro anni dalla data dell’ultimo finanziamento, così come dichiarato dal direttore dei lavori Giancarlo D’Agostino e dal commissario ad acta Filippo D’Ambrosio.
Al netto di ogni valutazione di sorta, ci auguriamo che si passi presto dalle parole ai fatti e che la Lioni – Grottaminarda, che rappresenta un investimento complessivo di oltre 400 milioni di euro, possa rappresentare una prima tangibile opportunità per risollevare le sorti di un territorio troppe volte messo in ginocchio dalle incapacità di talune classi dirigenti.