Qualche giorno fa è stato detto che il Sud è il problema del Sud!
Più o meno vero.
Altrettanto ma oltremodo vero per il Sud è il problema dei pregiudizi e degli stereotipi attraverso cui siamo facilmente e frettolosamente catalogati.
Accade poi che negli ultimi tempi altri episodi simili a quello di seguito narrato siano stati sottaciuti o menzionati in maniera negletta e furtiva.
Forse la loro eco sarebbe bastata a mettere in discussione i radicati preconcetti che fungono da comodi filtri interpretativi della nostra difficile realtà.
E allora eccoci pronti a dare risonanza a gesti che … meritano risonanza.
“Lo abbiamo fatto perché ci sembrava giusto, non perché in cerca di ricompense!”.
Questa la semplice ed esemplare affermazione dei commercianti di Ercolano che, a dispetto di qualsivoglia diffuso pregiudizio, hanno messo in atto una vera gara contro il tempo per restituire un portafogli con 1000 euro alla sua legittima proprietaria.
Raffaele Cozzolino, Salvatore e Gennaro Borrelli, commercianti di “pezze” a Resina, divengono così i “contro eroi” dei tanti truffatori e scippatori di cui si da notizia dalle pagine di cronaca dei quotidiani locali e nazionali.
Trovano un bel “malloppo” all’interno di un giubbino provato da una giovane ed, invece di strofinarsi le mani per l’insperato ritrovamento, si danno da fare contro il tempo ed usano la moderna tecnologia per diffondere annunci e cercare chi avesse smarrito il sostanzioso portafogli.
Annie, giusto in tempo prima di ritornare a Boston, si vede, così, recapitare nel suo albergo romano quanto aveva perso nella sua gita presso gli scavi di Ercolano senza nemmeno un euro mancante trattenuto per le spese sostenute.
Cose che capitano a Napoli e dintorni!
Che devono essere messe in luce piuttosto che tenute in ombra.
Non solo pizza, sorrisi, canzoni e trito e ritrito folklore.
Gesti di sincera solidarietà e profonda onestà di cui sono ricchi i napoletani!
Episodi che “ lo sterminator Vesevo” è abituato a vedere!