Compie 20 anni ‘Iloveyou’, un malware che infettiva il pc attraverso la posta elettronica. Il virus informatico che inviava una lettera d’amore in allegato alla mail, aprendola si infettava i computer e la vittima dava accesso alla rubrica dei contatti.
Non fu il primo virus di massa ma quello che grazie a questo stratagemma psicologico si diffuse rapidamente: secondo le stime del tempo contagiò 45 milioni di computer solo nelle prime 24 ore e in totale fece danni 10 miliardi di dollari. Fu identificato la prima volta il 4 maggio 2000, inviato come allegato di posta, a Hong-Kong.
Molti utenti dell’epoca ricevettero una email che in cui era scritto ‘controlla la mia lettera d’amore in allegato’, ma in allegato c’era uno script dannoso che infettava i file della vittima appesantendo il computer e inserendosi nella rubrica dei contatti. In molti caddero nel tranello, oltre a normali utenti anche aziende e istituzioni come il Pentagono e il parlamento britannico. Il virus è stato anche fonte d’ispirazione per il gruppo musicale Pet Shop Boys per la canzone del 2002 ‘Email’.
“Non è stato il primo worm email di massa ma senza dubbio quello che ha colpito la maggior parte dei computer a livello globale, uno dei primi esempi di come l’ingegneria sociale svolga un ruolo vitale nella criminalità informatica”, spiega Jens Monrad, manager della società di sicurezza FireEye. “Oggi il malware gioca un ruolo vitale nell’ecosistema dei cyber criminali – aggiunge – e, mentre ‘Iloveyou’ non è stato progettato per far guadagnare soldi ai suoi creatori, il metodo dell’ingegneria sociale e di cercare di attirare gli utenti a cliccare su un link o ad aprire un allegato è probabilmente l’eredità più significativa che ha lasciato”.