“Le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati – della Sicilia, in particolare – sono ormai al limite del collasso, messe anche in crisi, da un lato, da un’ondata migratoria che continua ad essere alimentata senza scrupoli dai mercanti di essere umani e , dall’altra, dalla criticità delle procedure e dei tempi per la nomina dei Tutori. Per queste ultimi, è grave non via sia una procedura nazionale uniforme che consenta di superare discordanti interpretazioni da parte dell’autorità giudiziaria. E’ anche indispensabile che – come avvenuto per gli adulti – anche per i minori stranieri non accompagnati il Ministro dell’interno proceda con estrema rapidità ad una loro equa ripartizione sull’intero territorio nazionale”.
Così Maria Concetta Storaci, Consigliera Segretaria del Consiglio nazionale degli assistenti sociali a margine di un convegno su migranti e minori organizzato dalla Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minorenni.
“Il caso registrato a Palermo con lo sbarco di oltre ottanta minori stranieri non accompagnati che solo grazie ad uno sforzo senza pari hanno potuto essere sistemati – dice ancora Storaci – è emblematico di come la situazione sia ormai del tutto insostenibile. Il grido di allarme rivolto al Governo dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e dall’assessore alle politiche sociali, Agnese Ciulla, non può più restare inascoltato. Un grido di allarme che riguarda anche gli assistenti sociali, il cui numero l’assessore Ciulla ritiene assolutamente insufficiente per gestire una situazione drammatica come l’attuale: un intervento in tal senso ha il carattere di estrema urgenza”.
“Cruciale – spiega poi – sta diventando il problema dei Tutori cui devono essere affidati questi minori. Anche in questo caso – dovendo sempre essere garantito il loro supremo interesse – è indispensabile adottare procedure di emergenza quale quella della costituzione di albi dei Tutori volontari che, dopo una adeguata formazione, ovvero avendone verificato l’idoneità, devono essere messi a disposizione del Tribunale dei Minorenni o del Giudice tutelare”.
Si faccia presto, non si può attendere oltre: questo è quanto chiedono gli assistenti sociali italiani, conclude Storaci. “La Legge Zampa, che purtroppo non fa passi in avanti, sarebbe ora molto utile così come un maggior coordinamento tra le varie istituzioni. Prefetture, Questure, Enti locali e tutto il vasto mondo del volontariato debbono essere messi in condizioni di interagire in modo efficace perché nelle prossime settimane, anche in virtù del tempo meteorologico favorevole, l’ondata di sbarchi non si attenuerà di certo”.