Contro il cyberbullismo. Da oggi, in Campania, esiste una legge contro un fenomeno che colpisce una platea sempre più ampia di persone, a cominciare dagli adolescenti. Nell’epoca dei social network, la trasformazione del bullismo in cyberbullismo chiede interventi normativi in grado di tutelare i ragazzi. Il testo è stato approvato all’unanimità, con votazione elettronica, e parte con una dotazione finanziaria, per questo primo anno, di 200mila euro.
Queste risorse confluiscono nel Fondo per la prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo del cyberbullismo. Per gli anni successivi, si fa fronte con legge di bilancio.
In aula è arrivato il teso unificato, a iniziativa dei consiglieri Alberico Gambino (FdI), Carmine De Pascale (De Luca Presidente), Maria Ricchiuti (Udc), Maurizio Petracca (Udc), Carlo Iannace (De Luca Presidente) e Luigi Cirillo (M5S), un disegno di legge apperovato all’unanimità dalla Commissione consiliare presieduta da Tommaso Amabile.
Il testo è composto da dieci articoli e mette per iscritto specifici interventi rivolti al rispetto della dignità della persona. La legge prevede che gli interventi di prevenzione devono essere mirate a tutti livelli dell’esperienza di minori per poter così rispondere alle diverse esigenze che la complessità del fenomeno stesso richiede. Il testo prevede l’istituzione di un Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyberbullismo, la cui partecipazione è a titolo gratuito.
Sono previsti programmi per supportare e aiutare i genitori, i cui figli sono vittima di questo fenomeno, ad acquisire la consapevolezza di bullismo e cyberbullismo. Nelle scuole della Campania saranno attivati degli sportelli di ascolto, mentre viene istituita la Settimana regionale contro bullismo e cyberbullismo, che comprende anche il 7 febbraio, giornata nazionale contro il fenomeno. Fermo restando il limite di reddito previsto per il patrocinio gratuito, la Regione Campania sosterrà le spese legali per le vittime di atti di bullismo e cyberbullismo nei procedimenti giudiziari. Nel testo di legge, è presente un richiamo alla promozione della cosiddetta ‘educazione tra pari’, sensibilizzando a una “cultura della cittadinanza digitale consapevole” e cioè una comprensione critica dell’utilizzo degli strumenti informatici e della Rete.