“Dio è misericordioso” e “l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello’’. Queste le parole del Papa Francesco espresse durante l’incontro con la massima autorità religiosa degli sciiti dell’Iraq, Najaf il Grande Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani.
L’incontro è durato poco meno di un’ora e i discorsi del Papa si sono concentrati su “l’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità“. Francesco ha infatti lodato e ringraziato il lavoro svolto dall’Ayatollah, che insieme alla comunità sciita, ha combattuto il terrorismo del paese, resistendo alla violenza subita dal popolo e aiutando i deboli.
In seguito, il Papa ha visitato un’altra meta, la casa di Abramo, padre del monoteismo, ed anche qui ci sono state parole rivolte contro la violenza da parte del massimo pontefice. “Chi ha il coraggio di guardare le stelle, chi crede in Dio, non ha nemici da combattere. Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia. Mentre alcuni cercano di avere nemici più che di essere amici, mentre tanti cercano il proprio utile a discapito di altri, chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può essere contro qualcuno, ma per tutti. Non può giustificare alcuna forma di imposizione, oppressione e prevaricazione“.
L’incontro è stato una delle principali mete del viaggio in Iraq del Papa, viaggio nel quale Francesco incontrerà i principali leader di stato, chiedendo loro di prendere le distanze dai fondamentalisti e dal terrorismo.
‘’Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione. “Sta a noi dissolvere con chiarezza i fraintendimenti. Non permettiamo che la luce del Cielo sia coperta dalle nuvole dell’odio! Sopra questo Paese si sono addensate le nubi oscure del terrorismo, della guerra e della violenza“
A cura di Loris Lo Masto