Il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, nella mattinata di oggi, si è recato, in compagnia della garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Brescia, Luisa Ravagnani e di un giovane attore romano, Federico Anastasia, presso l’Istituto penale per minorenni di Airola.
Nell’Istituto il garante campano ha promosso la proiezione di un web documentario intitolato: “11 GIORNI TRA LE MURA”, che raccoglie testimonianze autentiche scritte e raccontate dai detenuti della Casa Circondariale di Brescia “Nerio Fischione”. Subito dopo si è tenuto un monologo di Federico Anastasia, attore ventisettenne.
“Questi due momenti sono finalizzati a mandare un messaggio e ad aiutare a una riflessione sui minori, rispetto alle loro responsabilità e alla consapevolezza di poter avere una seconda chance anche in carcere. Questi adolescenti a metà vanno aiutati nelle relazioni umane, interpersonali, affettive ma anche nella considerazione di quello che loro hanno e quello che loro sono.” Così il garante campano, Samuele Ciambriello, nel presentare la manifestazione di oggi.
L’introduzione al film è stata fatta dalla garante di Brescia, Luisa Ravagnani, docente universitaria e criminologa, che all’uscita dall’Istituto ha dichiarato: “Oggi grazie al Garante regionale Ciambriello e alla direzione dell’Istituto minorile di Airola è stato possibile portare ai ragazzi dell’IPM il messaggio che i detenuti della CC Nerio Fischione di Brescia hanno voluto rivolgere a tutti i giovani a rischio devianza o già coinvolti in percorsi di giustizia. Le voci dei detenuti bresciani si rivolgono dirette ai ragazzi dell’IPM per dire loro che il reato non è una buona scelta di vita, che il carcere non rende più forti ma anzi, isola, ferisce e spezza legami. La proiezione di questo docufilm intitolato “11 giorni fra le mura del carcere” ha permesso da un lato ai ragazzi dell’IPM di riflettere su quanto possa essere importante cambiare la rotta il prima possibile e dall’alto agli adulti di Brescia di sentirsi ancora in grado di essere parte di qualcosa di buono: la prevenzione.”
I giovani ristretti del carcere minorile di Airola hanno regalato al professor Ciambriello ortaggi e verdure che coltivano nell’orto del carcere.
Il garante campano Samuele Ciambriello all’uscita del carcere ha dichiarato: ”I giovani adolescenti devono recuperare il valore della responsabilità dei propri gesti, spesso il vuoto esistenziale che hanno vissuto non li ha portati ad avere consapevolezza del reato commesso. Giustizia riparativa per ricucire e rigenerarsi, ma anche le famiglie e le Istituzioni hanno un concorso di colpa per i reati che hanno commesso. Peccato che il Governo anche con il decreto Caivano pensa a sorvegliare e punire i minori! Anzi a punirli anche eccessivamente, per questo nasceranno a breve altre tre nuove carceri per minori in Italia, una in Campania, sicuramente a Santa Maria Capua Vetere, ex carcere per minori!”