Sonia Sodano
Questa sera inizia il sessantasettesimo Festival della canzone italiana, che si svolgerà come di consueto anche quest’anno al teatro Ariston di Sanremo da martedì 7 a sabato 11 febbraio e sarà presentato per il terzo anno consecutivo da Carlo Conti. Tanti gli ospiti ed i concorrenti, ma nell’attesa abbiamo incontrato uno dei cantanti italiani più amati al mondo, Eros Ramazzotti che proprio dal palco dell’Ariston nel 1984 ha dato il via alla sua “avventura” che lo ha portato a vendere 65 milioni di dischi e fare circa mille concerti in tutto il mondo. Una vita senza eccessi, a parte quelli dei numeri di una carriera internazionale che non ha pari in Italia.
Partiamo dal Festival. Che ricordi hai?
Era l’84, ricordo che prenotai l’albergo per una sola notte. Dopo aver passato il turno dovetti rimediare una camera perché non potevo passare la notte in mezzo a una strada – ride-
Non ti aspettavi di vincere…
No, Sanremo è stata la più bella esperienza. Mi ha aperto una strada che avrei fatto fatica nel cercare di percorrere altrove
Nella tua carriera hai cantato dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Ad oggi così “la più bella cosa per te, Marica?
Marica è fantastica, con lei la mia vita è cambiata… ti dico, mi ha dato proprio una “botta”.
Hai tre figli, che papà sei?
Fare il papà è bellissimo, ma è anche una fatica. I figli fanno famiglia e la famiglia è fondamentale. Ognuno fa il papà a modo suo, ognuno tira su i figli a modo suo, ma la cosa fondamentale è dargli l’educazione giusta e insegnamenti giusti. Dico sempre, i figli bisogna crescerli “dritti”, che vengono su “storti” da grandi non li riprendi più.
Oltre trent’anni di musica e l’anno scorso hai scritto anche un libro, un’autobiografia musicale dal titolo Grazie di cuore – La mia vita in trent’anni di musica, edito da Rizzoli. Grazie di cuore a chi?
Altro che trent’anni a me sembra ieri – ride – Per il libro devo ringraziare mia moglie che ha setacciato qualsiasi cosa per trovare le foto che vedi al suo interno e che mi ha dato una grande mano con quelli della Rizzoli, mentre io ero in giro con il tour. Il libro è servito per scoprire qualcosa in più su di me che la gente che mi segue non sa. Non amo il gossip, anzi non mi piace proprio anche se mi vedete spesso in giro sui giornali in foto paparazzate che rubano.
Nel libro parli anche di tuo padre, lui ti ha spinto ad intraprendere la tua carriera.
Sì, mio padre mi ha lanciato, anzi forzato tantissimo ad entrare nel mondo della musica. Lui stesso ne è immerso. Nel libro racconto anche delle sue esagerazioni, quando mi spingeva troppo, certo, oggi so che ha fatto bene, ma allora no. La mia famiglia, mio padre, mio zio volevano vedere in me tutto quello che non sono stati loro. Se vogliamo dirla tutta oggi io sono un sunto dei loro sogni.
Hai realizzato tanti duetti nella tua carriera, con chi vorresti duettare nel prossimo futuro?
Mi piacerebbe Bruno Mars oppure Beyoncé, ma dipende anche dai pezzi che farò e dalle produzioni dei prossimi dischi…vedremo!