“La rivolta in Iran è stata sconfitta“: così dichiara il comandante dei Guardiani della rivoluzione (Pasdaran) generale Mohammad Ali Jafari. L’alto responsabile iraniano ha poi ha fatto riferimento, senza nominarlo, all’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad, accusandolo di essere dietro alla sommossa.
Dopo le dimostrazioni contro il carovita e anti-governative, oggi migliaia di iraniani sono scesi nelle strade a Teheran e in molte città e villaggi del Paese per manifestare a favore della Guida suprema ayatollah Alì Khamenei.Le proteste contro il carovita e contro le autorità non cessano in Iran, dove anche la notte scorsa ci sono state dimostrazioni e violenze che hanno portato alla morte di altri nove manifestanti, facendo salire ad almeno 23 il numero delle vittime. Tra loro anche un bambino di 11 anni e un Guardiano della Rivoluzione. L’Ue, secondo quanto dichiarato l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, “sta seguendo da vicino le dimostrazioni in corso in Iran, l’aumento della violenza e la perdita inaccettabile di vite umane“, sottolineando che “dimostrazioni pacifiche e libertà di espressione sono diritti fondamentali che si applicano a ogni Paese, e l’Iran non fa eccezione. Ci aspettiamo che tutte le persone coinvolte si astengano dalla violenza, l’Ue, avverte Mogherini, continuerà a monitorare la situazione“.A esprimersi contro il regime iraniano continua a essere, in primissima fila, il presidente americano Donald Trump che anche oggi ha commentato che “il popolo iraniano sta finalmente reagendo contro il corrotto e brutale regime iraniano. La gente ha poco cibo, c’è un’enorme inflazione e non ci sono diritti umani“. Pronta la risposta del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghassemi: “Invece di perdere tempo mandando tweet inutili e offensivi, Trump dovrebbe concentrarsi sugli omicidi quotidiani in scontri armati negli Usa, sui milioni di senzatetto e di gente affamata nel suo Paese”.