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ISCHIA: STORIA DELL’ISOLA SOMMERSA, L’ISOLA DI AENARIA

Nelle acque di Ischia, nella baia del castello Aragonese e dagli scogli di sant’Anna, sorgeva un’antica città romana, detta Aenaria, oggi sommersa sotto nove metri di mare. Il nome nasce dal latino “aenum, che vuol dire metallo. Inoltre, l’antica città era un centro industriale per i romani, prediletto proprio per la lavorazione di ferro, piombo, rame ed argilla, grazie a ciò la città è stata scoperta. Nel settembre del 1972, due subacquei, Pierino Boffelli e Rosario D’Ambra, immergendosi reperirono un pezzo di galena, il minerale usato nella lavorazione di alcuni metalli e due lingotti di piombo pesanti circa 36 Kg ognuno.I due lingotti recavano l’incisione “CN-ATELLI-F-MISERINI” cioè “Cneo Atello e Cneo figlio della famiglia dei Misurini” ovvero un marchio di fabbrica e, quindi, i due Cneo dovevano essere i proprietari di un’antica officina del posto. Con una seconda immersione, i due subacquei scoprirono la cinta muraria dell’antica Aenaria,

Per qualche ragione, l’isola su cui sorgeva questo polo industriale è sprofondata negli abissi insieme ai suoi preziosi metalli. Come spiega il prete-archeologo Don Pietro Monti nel suo libro, “Ischia, archeologia e storiala causa della distruzione e della immersione della cittadella andrebbe assegnata all’eruzione del Montagnone – Maschiatta, che fu accompagnata da forti terremoti ed assestamenti vulcano-tettonici nel settore nord-occidentale di Ischia”. Purtroppo, poi il sito archeologico è stato dimenticato per decenni.

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