Cultura

Isolamento e restrizioni: il lockdown ha risvegliato l’interesse per le lingue straniere

La pandemia e il lockdown, iniziati a Marzo hanno cambiato le abitudini di tutti. Qualcuno si è improvvisato chef, altri sono diventati casalinghe ossessionate dall’ordine, molti genitori si sono trasformati in professori per i loro figli e ci sta chi si è appassionato all’arte del fai da te casalingo.

Poi, diciamola tutta, c’è stato un boom di film e serie tv in streaming, ci si è improvvisati esperti cinofili, appassionati e amanti di pellicole che magari non abbiamo mai avuto l’opportunità di vedere.

Nota positiva del lockdown: il tempo. Tempo per sé stessi e tempo per migliorarsi. C’è stato infatti un aumento dell’apprendimento online delle lingue. Lo conferma una ricerca firmata da Babbel, piattaforma online per imparare le lingue, secondo cui un italiano su cinque ha approfittato della quarantena per (ri)mettersi a studiarne una.

L’isolamento, forzato di quel periodo e anche le fasi attuali di restrizioni fra le varie zone in cui si trova divisa l’Italia, hanno trasformato quel desiderio in una via di mezzo fra una soluzione per sfuggire allo stress quotidiano e un modo per sfruttare il tempo a disposizione, con l’obiettivo di migliorarsi.

Quindi come è stato fatto? Su Instagram e su TikTok, sulle piattaforme specializzate come Babbel, Duolingo o Aba English. Tramite app o con i podcast. Utilizzando strumenti che ormai siamo abituati a sfruttare per il telelavoro e la didattica o con videocorsi da scaricare che appunto spesso si mescolano alle risorse offerte dalle piattaforme come le dirette, i quiz, i gruppi privati di Facebook dove condividere dubbi ed esercizi. Metodi e strumenti sono infiniti.

L’indagine firmata dalla piattaforma Babbel e svolta a dicembre su 14.500 persone da dieci paesi, conferma in effetti la dinamica: oltre al dato già visto, dall’analisi emerge che la maggioranza (l’82%) ritiene lo studio di una lingua online un’attività a lungo termine, da coltivare anche quando la pandemia ci avrà restituito la nostra vita (bisognerà vedere se riusciremo a mantenere l’impegno). Solo in Italia è stato registrato un aumento di abbonati del 300%. Il Bel Paese è quindi il terzo mercato europeo per crescita dopo Francia e Regno Unito.

Il 72% degli intervistati ha trovato più facile studiare le lingue in questo periodo rispetto agli anni precedenti ovviamente grazie al maggior tempo a disposizione ma anche grazie al minor numero di distrazioni e a una più spiccata motivazione. Non solo “self improvement” in ottica professionale (ABA English ha per esempio lanciato da poco una nuova campagna con oltre 200 lezioni live sui temi legati al mondo del lavoro) ma anche benessere psicofisico e ricerca di un po’ di sollievo dalla dittatura delle notizie sul virus.

Il 97% degli italiani che si sono lanciati in un corso di lingua online, nelle diverse modalità, spiega non a caso di averlo trovato utile a fronteggiare l’ansia da lockdown. Forse anche perché si recupera, pur a distanza, il rapporto con gli altri: messaggi, e-mail, videochiamate, più della metà degli intervistati (56%) ne ha tratto una sensazione di realizzazione, il 28% addirittura di felicità e il 13% di connessione con gli altri, così rara in questi mesi.

Trarre sempre il meglio da ciò che accade. Strano da dirsi, eppure è stato proprio così. Migliorarsi ed essere al passo con i tempi, sfruttare le risorse che abbiamo a disposizione per evolversi sempre in meglio.

 

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