Le imprese italiane sono “orientate alla ricerca di opportunità di innovazione”, ma hanno “ancora scarso feeling con le tecnologie digitali”. E’ quanto rileva il Censimento permanente delle imprese 2019 dell’Istat.
Nel periodo 2016-2018 oltre tre quarti (il 77,5%) delle imprese con almeno 10 addetti ha investito in almeno una delle 11 tecnologie individuate come fattori chiave di digitalizzazione.
Ma “l’utilizzo è limitato” e c’è “una priorità agli investimenti infrastrutturali (soluzioni cloud, connettività in fibra ottica o in mobilità, software gestionali)”.
Le applicazioni più complesse e con un maggiore impatto sui processi aziendali “si diffondono più lentamente”: solo il 16,6% delle imprese ha adottato almeno una tecnologia tra Internet delle cose, realtà aumentata-virtuale, analisi dei Big data, automazione avanzata, simulazione e stampa 3D. “Si tratta di un valore che testimonia una transizione in corso e un ampio potenziale di crescita”.
Il discrimine dimensionale c’è ma non è molto ampio: hanno effettuato investimenti digitali il 73,2% delle imprese con 10-19 addetti e il 97,1% delle imprese con 500 addetti e più. Meno significative sono le differenze territoriali, dal 73,3% nel Mezzogiorno, al 79,6% nel Nord-est. In termini di investimenti attesi tra il 2019 e il 2021, si osserva una tendenza a rafforzare gli investimenti infrastrutturali, in primo luogo sicurezza (+33,5% in termini di numero di imprese) e connessione al web (+13,1%).(ANSA).