Almeno il 50% degli obiettivi dell’attacco hacker globale sferrato il 27 giugno sono infrastrutture critiche e organizzazioni industriali, tra queste ci sono aziende dei settore finanziario, elettrico, petrolifero e gas, dei trasporti, della logistica e altri ancora. Queste, le statistiche dei ricercatori di Kaspersky Lab, che hanno ribattezzato il virus ‘ExPetr’. E’ progettato per rendere completamente impossibile decriptare i file, anche dopo aver pagato il riscatto. Tuttavia, per gli impianti industriali e le infrastrutture critiche le conseguenze di un attacco di questo tipo possono essere devastanti.
Kirill Kruglov, di Kaspersky , guardando all’oggi, afferma che: “Attualmente è difficile definire se prenda maggiormente di mira un determinato settore o se abbia colpito così tante organizzazioni industriali per caso. Tuttavia, la natura di questo malware consente di fermare facilmente l’attività di un impianto di produzione per un periodo di tempo prolungato. Ecco perché questo attacco è un chiaro esempio dell’importanza per le aziende di dotarsi di una protezione affidabile dalle minacce informatiche“.
I cyber criminali stanno spostando il loro interesse dagli utenti finali alle organizzazioni, infatti affermano che: “Questi attacchi rappresentano una minaccia soprattutto per le aziende dotate di infrastrutture critiche, in quanto l’attività del malware può persino fermare il processo di produzione. L’attacco ExPetr è un ulteriore esempio di questa preoccupante minaccia“.