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Italicum: Renzi, Pd non farà proposta, vediamo carte altri

Torna sul tema dell’Italicum il premier Matteo Renzi in un’intervista a Radio Popolare. E chiarisce che dal Pd non arriverà una proposta (nei retroscena si parlava di un testo entro ottobre) ma è pronto a discutere le proposte che verranno fatte.

“Per me l’Italicum – sottolinea Renzi – è una ottima legge ma se tutti pensano di riaprire il tema, il Pd è pronto non a presentare un’altra proposta sennò fai come il carciofo, con gli altri che dicono solo no. Ma siamo disponibili veramente ad andare a vedere le carte e a confrontarci”.”Io non faccio una nuova legge, non decido io, è una scelta del Parlamento. Ma la legge elettorale è meno importante della riforma e se serve cambiarla si cambia”.

La Costituzione non è stravolta – “La Costituzione non viene stravolta perché dei 47 articoli su cui interveniamo la maggioranza riguarda il Titolo V che ha fatto D’Alema e no i partigiani”. Renzi replica così ad un ascoltatore per il quale la riforma del Governo stravolge la Carta scritta dai padri costituenti. Renzi ricorda che “la gran parte dei partiti costituenti erano contrari al bicameralismo paritario che fu un compromesso perché i partiti non erano d’accordo”. Anche su numero dei parlamentari il premier sostiene che “il numero dei parlamentari è cresciuto, non è quello che avevano voluto i partigiani”. “Non combatto contro la libertà ma contro il Cnel e gli sprechi”, conclude il presidente del Consiglio.

Più immunità? M5s la usano – “Chi ci ha dato del mafioso,gli M5s, è stato querelato dal Pd ma non viene condannato perché c’è l’immunità parlamentare”. Matteo Renzi, in una intervista a Radio Popolare, attacca così i grillini e chi critica il fatto che con la riforma costituzionale anche i sindaci indagati se eletti in Senato, avranno l’immunità parlamentare. Quanto al taglio dei costi della politica il premier se la prende con “la generazione dei vitalizi che ora fa discussioni puntigliose sui risparmi della nostra riforma. Si può sempre fare meglio ma chi vota no si trova questo modello per i prossimi vent’anni”.

Ho un grande rispetto per Zagrebelski, ho fatto l’esame di diritto costituzionale sul suo testo ma nel merito la matematica si e’ rivoltata contro“. Matteo Renzi, a Radio Popolare, sostiene che “checche’ ne dicano i campioni del No noi abbiamo rafforzato la garanzia” per l’elezione del Capo dello Stato perche’ “a Costituzione vigente dal quarto scrutinio basta la maggioranza semplice mentre noi abbiamo alzato il quorum al 60 per cento”

Con la riforma il quesito sulle trivelle passava – “I poteri del premier cambiavano con la riforma di D’Alema e di Berlusconi. Ora non c’è un potere in più per il premier anzi nell’art.83 ci sono più garanzie per il capo dello Stato e in generale più garanzie per le opposizioni e si favorisce la partecipazione popolare. Faccio un esempio contro di me: con la nuova riforma rispetto al referendum sulle trivelle si potevano raccogliere 800 mila firme e il quorum si abbassava e così il referendum sarebbe passato”.

Renzi ha twittato un video del Comitato “Basta un Sì” per promuovere le ragioni del referendum. “Entriamo nel merito – chiede il premier – in questo video si vede ciò che cambia davvero con il referendum. Perché, come dice la nonna, ‘sennò non cambia niente'”.

Ansa

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