«Matteo, non ci sono le condizioni per forzare Al Senato non abbiamo i numeri e, se mettiamo la fiducia, il governo cade” questa è la spiegazione data da Gentiloni a Matteo Renzi. Non è per un problema di voti. I renziani parlano, tuttavia, di voti che ci sono. Ma il premier si è allontanato dalle dinamiche parlamentari e si è preso in prima persona la responsabilità del rinvio, maturando, come ha spiegato ai collaboratori, «una scelta di realismo». L ‘ attualità politica è drammatica, l’Italia vive un momento drammatico per gli sbarchi e Gentiloni spera che le trattative sui flussi migratori con i partner europei portino presto a sviluppi positivi. Gentiloni, confida ai suoi: «C’è troppa voglia in giro di scatenarsi sul tema dello ius soli è l’assillo che il premier ha confidato ai suoi . Non possiamo permetterci di far cadere il governo e offrire una carta vincente alle destre». Ma vi è sempre la speranza: «Se Alfano avesse detto sì, i suoi senatori non lo avrebbero seguito, perché sono sotto la minaccia di Salvini. Chi vota la legge non sarà nelle liste elettorali». Finita l’estate, Gentiloni si auspica che Alfano possa votare a favore della legge.