Una vera e propria beffa è stata giocata ai danni dei pendolari dell’Alta Velocità da parte di Trenitalia. Il costo dell’abbonamento mensile, a partire dal mese di febbraio, si incrementerà di oltre il 35%. La tariffa Napoli Centrale- Roma Termini passerà dai 358 euro a 483,30 per la seconda classe. Intervenuto sulla questione anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Trenitalia, persa la concorrenza di Italo treno che da settembre ha cancellato gli abbonamenti mensili, vistasi incrementati gli introiti a causa dei tanti docenti dislocati dalla Campania al Lazio, ha deciso di aumentare le tariffe. Dopo la prenotazione obbligatoria del posto a partire dal 1 Gennaio ecco l’aumento.
La cosa più assurda prevista è stata la previsione di due fasce di abbonamento una a costo più alto per la fascia 5 del mattino 8, 19- 24, puta caso la fascia dei pendolari ed una per i restanti orari. La motivazione del rincaro sarebbe il pienone di prenotazioni durante il fine settimana. I pendolari userebbero il Frecciarossa anche nel weekend per fare gite turistiche e la compagna non rientrerebbe con i costi.
È intervenuto sulla questione anche il Presidente De Luca che ieri ha incontrato l’amministratore delegato di Trenitalia al fine di sollecitare un intervento che tenga conto delle giuste istanze dei pendolari campani.
Ingiusto e smisurato l’aumento previsto. Troppi i ritardi, nelle ore di punta il Frecciarossa ha nella migliore delle ipotesi 10 minuti di ritardo, nella peggiore 40. In un mese in media un pendolare richiede tre/quattro rimborsi .
Una vera e propria beffa nei riguardi di chi per lavoro attraversa due regioni e si sveglia alle quattro del mattino per guadagnare 1200 euro al mese, che non può permettersi una casa oppure non può abbandonare i figli. Si auspica una inversione di tendenza.
Gianluca Conte