Le proposte fiscali più significative della Cisl nel documento “la Cisl per l’Europa”sono: revisione delle aliquote Irpef, riforma del catasto, riduzione del cuneo fiscale per rendere più competitivo il lavoro stabile
Per la Cisl: “E’ necessario intervenire profondamente sull’Irpef, riducendo la tassazione attraverso una revisione delle aliquote e un ridisegno del sistema di deduzioni e detrazioni che determini un contenimento della progressività, in particolare nella fascia media”.
Mentre per il lavoro a tempo indeterminato il sindacato chiede “un intervento sul cuneo finalizzato a rendere più competitivo e leggero il lavoro stabile, portando le imprese a scommettere maggiormente sullo stesso e finalizzando eventuali extra-costi del lavoro a termine verso misure di sostegno e di occupabilità per i lavoratori a termine”.
Sintetizzando le aliquote irpef sono le percentuali che, applicate al reddito imponibile, determinano l’imposta dovuta. Per arrivare all’imponibile si dovrà prendere la somma delle 6 categorie di reddito disciplinate dal Tuir che sono rispettivamente:
- Reddito da lavoro dipendente e assimilati;
- Reddito da lavoro autonomo ed esercenti arti o professioni (professionisti);
- Reddito di impresa (derivanti dai frutti di azioni, dividendi, ecc)
- Redditi fondiari (da immobili, terreni, fabbricati);
- Reddito di capitali (da utilizzo ed impiego di capitale finanziario, ecc);
- redditi diversi (categoria residuale).
Dalla somma non dovranno essere considerate eventuali tipologie di reddito che hanno subito la tassazione alla fonte a titolo di imposta (per esempio alcune tipologie di redditi di capitali).