Cultura

LA CITTA’ DI NAPOLI INVESTE NEL CINEMA ATTRAVERSO PALAZZO CAVALCANTI, DIVENUTO CUORE DI FICTION IMPORTANTI COME GOMORRA E TANTI ALTRI

Il cinema si trasferisce nella bella Napoli, attraverso il Comune. Si, perchè al piano nobile del settecentesco Palazzo Cavalcanti si possono incrociare la regista Francesca Comencini al lavoro per Gomorra 4, la grande famiglia della ‘Amica Geniale’.  Qui è appena stato creato Cohousing Cinema Napoli’, 700 mq nel cuore di Via Toledo, dove tra soffitti affrescati e ambienti dotati di wireless e satellite, l’Ufficio Cinema del Comune di Napoli (500 le produzioni accolte negli ultimi tre anni dalla città, da “Sense8” delle sorelle Wachowski a “Mary Magdalene” con Joaquim Phoenix, all’ “Happy Prince di Rupert Everett ) permette  un originale salto di qualità. Nel segno del co-working, formula voluta dal Sindaco Luigi de Magistris e dall’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele. Il sindaco De Magistris, a tal proposito dichiara che: “Non è solo il cinema ma qui è l’economia che si muove questa città attraverso la produzione e il turismo è riuscita a creare ricchezza. Il coordinamento che vogliamo costruire lo creeremo con gli operatori. Qui devono trovare la loro casa sia le grandi produzioni che le piccole”. Mentre l’Assessore Daniele, afferma che.:”Napoli ha un posto speciale nella storia del Cinema italiano. Ne è parte costitutiva della grandezza e luogo ispiratore delle narrazioni divenute forme e modelli” . Napoli è, immersa nel pieno di  in un momento d’oro per la produzione audiovisiva, e per la sua immensa bellezza che oggi viene rivalutata, e questo  è un ulteriore incentivo per portare in questa città le produzioni, l’investimento, il lavoro , un modo per far girare l’economia partenopea.Il vice Direttore di Rai Fiction Francesco Nardella ricorda che “negli ultimi due anni, la Rai ha girato 190 ore di prodotto ambientato qui, Napoli è avanti per formazione, per qualità troupe e casting. C’è una cosa in particolare, che mi ha fatto un piacere immenso: la prima volta che sono stato sul set dell’Amica Geniale, ho visto che i tecnici che lavoravano alla scenografia erano tutti giovani tra i 20 e i 28 che studiano all’Accademia di Belle Arti”. Napoli quindi investe nel talento dei giovani, ci crede più che mai, e vuole trattenerli dall’andare via, trattenendo i loro doni, le loro passioni e i loro sogni.

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