Qui ed ora

LA CITTA’ SIRIANA E’ STATA VITTIMA DI UN PRESUNTO ATTACCO CHIMICO

 Siria, la città siriana lo scorso 7 aprile è stata teatro di un presunto attacco chimico. Si era in attesa di ricevere il lasciapassare da parte delle autorità competenti affinché gli ispettori dell’ONU potessero accedere nella città siriana. L’annuncio è stato dato dalle autorità russe, i quali  ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), questa mattina hanno fatto ingresso a Duma, la notizia è stata resa nota dal Ministero degli Esteri Russo.L’equipe degli ispettori erano da giorni in Siria, in attesa di dare inizio delle indagini, ad impedirne il varco erano state palesate garanzie poco attendibili in merito alla sicurezza. Infatti  l’area da controllare molto calda, Red zone per gli esperti in materie,  piena di mine e nella quale risiedono ancora sacche di ribelli. Staffan de Mistura, super visore per la Siria, per conto delle Nazioni Unite, ieri, si era recato a Mosca per incontrare il ministro degli esteri russo, Serghej Lavrov. L’ispettore ONU. de Mistura, aveva detto che l’attacco a Duma rimane una questione «molto seria» e quindi l’Onu è desiderosa di accelerare la visita degli esperti dell’Opac. «Secondo me è chiaro a tutti chi cerca di impedire l’accesso degli esperti dell’Opac a Duma: la realtà non deve essere distorta» aveva detto Lavrov, che ancora una volta ha puntato il dito contro i ribelli siriani. Secondo il Cremlino, infatti, sarebbero stati proprio i ribelli a inscenare l’attacco a Duma per impedire il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria. Il summit, con de Mistura, Lavrov aveva anche criticato Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna per i raid lanciati subito dopo l’attacco a Duma. Ha dichiarato Lavrov «Questo atto di aggressione ha reso la situazione più complicata, compreso il mandato affidato all’inviato speciale per la Siria . I tre paesi hanno bombardato non solo i siti di immaginarie armi chimiche, ma anche i negoziati di Ginevra, questo è quanto ha sottolineato il capo della diplomazia russa, questo è quanto riportato da Interfax. Intanto,un primo accordo è stato raggiunto dalle autorità siriane, le armi sono state messe a tacere,  l’accordo si concluso,  con i gruppi di ribelli, che prevede il cessate il fuoco e l’evacuazione dal Ghouta occidentale (il sobborgo di Damasco nel quale si trova anche Duma). Secondo quanto  riportato  dall’agenzia di stampa ufficiale Sana, «l’intesa diventerà effettiva se i ribelli ne rispetteranno i termini». Inoltre il comunicato diffuso da la Sana, garantisce l’evacuazione della maggior parte delle fazioni armate verso Idlib, nel nord-ovest della Siria. I ribelli che invece decideranno di restare nei sobborghi di Yalda, Babbila e Beit Sahm «vedranno regolarizzato il loro status».

Raffaela Fattopace

Potrebbe piacerti...