In attesa della visita di Papa Francesco, la Comunità di Sant’Egidio di Napoli ha presentato la nona edizione della Guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” (ed.2015) dedicata ai senza fissa dimora. La “Michelin dei poveri”, così ribattezzata, è stata presentata nella Chiesa di San Nicola a Nilo da Benedetta Ferone, responsabile del servizio agli homeless, e da Antonio Mattone, portavoce napoletano di Sant‘Egidio. “Il volume tascabile, pubblicato grazie al contributo del Csv (Centro di Servizio per il Volontariato) e distribuito gratuitamente ogni anno dalla Comunità, – ha detto Benedetta Ferone – vuole essere un orientamento per i più poveri e per chi non ha dimora. Ma non solo. Vuole essere, soprattutto, un aiuto per chi vuole aiutare, quindi per gli operatori sociali, le associazioni e per chiunque si voglia mettere a disposizione di chi è povero”. Nella guida è possibile trovare i luoghi dove, a Napoli e in Campania, si può ricevere aiuto e accoglienza, oltre a una mappa della città per orientarsi. Nel piccolo manuale figurano oltre 50 nomi di mense, 29 centri di accoglienza, 20 centri con docce e guardaroba, 23 ambulatori medici. Ci sono anche indicazioni per i centri per l’impiego, le agenzie interinali e 50 centri di ascolto; indirizzi di centri dei servizi sociali territoriali, di centri regionali di servizio per le dipendenze, nominativi di 50 comunità di recupero e centri diurni per le dipendenze da alcool, droga e gioco; centri regionali di salute mentale; 41 indirizzi di centri e scuole d’italiano per immigrati e indirizzi di biblioteche.
Nel corso della presentazione sono stati forniti i dati della recente rilevazione effettuata dall’associazione sui senza fissa dimora: negli ultimi due anni sono diminuiti gli stranieri (dall’86% al 79%), ma sono aumentate le donne (dall’8% all’11%); mentre la fascia di età prevalente è quella adulta compresa tra i 35 e i 64 anni. “Nell’ultima settimana di febbraio 2015 – ha riferito la Ferone – sono state rilevate in strada oltre 850 persone. E sono soprattutto donne. Questo è un dato preoccupante perché chi è donna vive un doppio svantaggio: quello di essere povera e quello di essere donna, di rischiare la violenza in strada. Ed è per questo che per le loro noi chiediamo un ampliamento dei posti letto e un’accoglienza immediata, soprattutto per chi è vittima della violenza”.
Ma oltre ai dati allarmanti sull’aumento del numero dei senzatetto, la Comunità ha registrato anche un dato positivo, e cioè l’aumento dei gruppi di volontari che vanno per le strade di Napoli a offrire aiuto e pasti ai bisognosi. “Sono oltre 50 le associazioni, i movimenti e le parrocchie, – ha sottolineato la Ferone – che vanno in strada a distribuire la cena. Da qualche anno abbiamo messo su un gruppo di coordinamento che si incontra ogni mese e mezzo per prendere in carico alcune situazioni più difficili, e far sì che ci sia una copertura totale delle maggiori zone di Napoli tutte le sere e la mattina presto”.
Durante la presentazione del volume, oltre ad essere state raccontate storie e la difficoltà di vivere e di essere accolti per chi vive per strada, i portavoce della Comunità di Sant‘Egidio di Napoli hanno anche elencato alcune proposte per migliorare la situazione di queste persone, tra queste: l’implementazione dell’accoglienza a bassa soglia, l’aumento dei posti letto, le dimissioni ospedaliere protette, e l’attuazione della nuova delibera relativa alla residenza anagrafica (istituita dal Comune nel 2003 poi sospesa di fatto da circa due anni).
“Siamo fermamente convinti che Napoli – hanno concluso Ferone e Mattone – ha le risorse per rispondere alle domande poste dall‘esclusione sociale, e per questo facciamo oggi un appello a tutti perché mettano a disposizione le risorse necessarie per creare un fronte di resistenza alla povertà, per difendere chi è povero e non difenderci dai poveri. E l’attesa di Papa Francesco a Napoli ci dà speranza e forza in questa prospettiva”.