San Valentino. Strano giorno. Soprattutto per chi si chiama Valentino. Non riceverà mai gli auguri.
Ma chi è San Valentino, che pronunciato sembra sanvalentino? E’ stato un vescovo, protettore degli innamorati. Ma tu che stai ricenn? Te lo giuro. Beh, lo so che stai pensando. Perché se io mi chiamo Giuseppe Ventura, la gente domani mi dirà buon San Valentino?
Non è mica Natale. Allò un po’ come me. Farai finta di niente. Sorriderai e dirai grazie.
Prenderai il cell e ti troverai subissato da foto come questa e sfotto’. Soffermiamoci sugli sfottò.
Il più quotato sui social è siete tutti cornuti. Beh brò non è che se ti hanno piantato due parabole in testa tutte le storie d’amore che vedi nel mondo circostante siano false. Non è proprio così. Ce’ sta pure chi se vo ‘ben. Tipo io e mammà.
Poi c’è chill’ ca’ nun ce po’ pensà ca’ iss nun fa’ ammore. E quindi proprio per mentalità pure con la sua amica delle medie che non si sente dal 2003, quando Alessio regalò al mondo “Ma si ven stasera”, una pizza se l’adda mangià. Te’ nenne’ ca sta o bacio perugina. Te l’ho preso fondente. Ma perché? Perché a me me piace accussì, ramm ca’ mo mangio io.
Ma credo che il personaggio che ruberà la scena ogni 14 Febbraio è colui ca’ se vott’ a pietà.
Nun o’ fai niente. Si sta lamentando dal post-befana. Non ce la fa’ più ad essere single. Le ha provate tutte. Tavoli, bottiglie e vacanze. Ma niente; nessuna lo prende. Allora si taggherà nel locale più IN della città e scriverà: il vero San Valentino è quello dei single. Quindi festeggio domani, che po’ crè sta festa dei single. Non posso festeggiare il fatto di essere single e come se domani sto da solo a casa e festeggio perché m’aggià cucenà solo io…
Quindi buon San Valentino ragazzi. A chi si vuol bene, a chi si graffia e si cura in coppia. Alle coppie vere. Auguri soprattutto al mio amico delle elementari Valentino. Chi sa se si ricorda di me. Auguri Valentì. Fra’ ma io non sono fidanzato. No dicevo per il nome..
Ma che stai ricenn? Ma che ne sacc’ Valentì, tie ca sta nu bacio perugina. Hai letto la frase? No, che c’è scritto? Scinn e tuocc e femmn.