Cultura

La grande street art arriva a Caserta. Lo street-artista Gola Hundun realizza “Venti e Correnti”: un intervento nell’area del nuovo garage che sarà inaugurato a Via San Carlo

La grande street art arriva a Caserta con lo street artista Gola Hundun che realizza “Venti e Correnti”: un intervento nell’area pubblica del nuovo garage che sarà inaugurato nei prossimi mesi a Via San  Carlo.  Sta prendendo, infatti, forma in questi giorni un’opera figurativa di circa 400 metri quadri sulle strutture interne e quelle che emergono esternamente nella piazza adiacente il Parco delle Amache tra Via San Carlo, Via Galileo Galilei, Corso Trieste e Via Cristoforo Colombo, nel centro della città Caserta.

L’intervento, realizzato grazie al coordinamento progettuale e scientifico di Nomos Value Research e con la direzione artistica di INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana, ha come obiettivo la valorizzazione dell’area e la sua apertura alla città di Caserta. Al termine dei lavori la piazza avrà cambiato volto e sarà una piccola arena a disposizione degli abitanti della zona.

L’opera è stata affidata allo street artist italiano di fama internazionale Gola Hundun, artista conosciuto sia in Italia che all’estero per indagare, attraverso le proprie opere murarie, il rapporto tra l’uomo e la biosfera. Per l’ideazione dell’opera, Gola Hundun si è ispirato alle tipologie botaniche della città di Caserta e della Reggia Vanvitelliana. La flora diventa icona del dialogo tra i due mondi, quello di superficie e quello interrato, con raffigurazioni differenti ma relazionate l’una all’altra (vegetazione sui volumi emergenti nella piazza e fusti e radici al piano interrato del parcheggio sottostante) ma anche del legame tra il parco del Garage San Carlo e il contiguo Parco delle Amache.

La città di Caserta sta emergendo come laboratorio creativo a cielo aperto dove sperimentare la street art in chiave di rigenerazione urbana, anche grazie a questo nuovo intervento di street art dal sapore internazionale che vede la luce grazie all’impegno e alla sensibilità dello Stato e dell’amministrazione giudiziaria, che sta curando la valorizzazione dell’immobile.

E l’intervento non regalerà al territorio solo un’importante opera di Street Art ma avrà anche benefici per la qualità dell’area del quartiere.
Per realizzare le opere è stato utilizzato un particolare tipo di vernice: quelle di “Airlite”, una pittura naturale al cento per cento che, attraverso l’energia della luce, attacca gli agenti inquinanti trasformandoli in minerali innocui, riducendo la concentrazione delle particelle di ossidi di azoto presenti nell’aria e favorendo, così, la diminuzione dell’inquinamento atmosferico fino all’88,8%. Il principio attivo di Airlite agisce in un modo molto simile a quello della fotosintesi clorofilliana delle piante: dipingere una superficie di 400mq come quella di via San Carlo equivale a piantare 400 alberi ad alto fusto nella stessa area.

“Questo progetto – dichiarano il Presidente di Nomos Mario Suglia e il Vice Presidente Roberto Race – nasce dall’esigenza di creare una nuova percezione dell’area a seguito di problematiche giudiziarie che hanno coinvolto la proprietà. L’attività che sta svolgendo l’Amministratore Giudiziario in termini di recupero e conclusione dei lavori, va supportata con un’azione positiva che riguarda l’immobile al fine di farlo percepire parte attiva del territorio e luogo di servizio, di cultura e di incontro. Da qui, il progetto di ospitare una importante opera di street art e di rendere la piazza un luogo per realizzare eventi di artisti di strada per ridare vivacità sociale e culturale all’intero territorio circostante. Un’azione positiva per il territorio voluta dalla Stato per la comunità. In questo modo si produce valore sia all’immobile che al territorio circostante”.

“Il lavoro dell’artista – dichiara il direttore scientifico di INWARD Luca Borriello – nasce innanzitutto dalla definizione del tema: portare in uno spazio, spesso percepito come inquinato, elementi e raffigurazioni naturali. Da qui la scelta dell’artista e dell’opera. L’artista prima di definire il soggetto ha visitato la Reggia di Caserta, le piante dei suoi giardini e, ispirandosi a queste, ha scelto il soggetto dell’opera. Inoltre, per dare ulteriore forza al progetto, abbiamo voluto che l’opera fosse realizzata con vernici particolari che hanno la capacità di assorbire gli elementi inquinanti dell’aria circostante: l’opera diventa così non solo visiva ma anche “attiva” del tema ispiratore: la natura”.

“Con quest’opera- dichiara Gola Hundun- ho voluto creare un ponte verde tra il giardino del  Parco delle Amache adiacente e l’area destinata al garage.
Nell’immaginare l’opera, nel corso della sua realizzazione, ho avuto modo di scoprire il meglio della natura del territorio ed ho creato un legame con la Reggia di Caserta, con le sue fontane e sull’incontro tra le foglie che cadono nello specchio d’acqua e le piante acquatiche che le popolano.”

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