Cultura

La Guerra della Monnezza: Tonino Scala e Gennaro Carotenuto presentano il loro ultimo lavoro

“Fino a poco tempo fa sembrava impossibile anche solo immaginarlo, eppure oggi il Vesuvio, l’antico Vesevus tanto decantato da Plinio il Vecchio, è diventato una discarica. Tutte le norme di quell’area protetta sono state violate, usando il pretesto della “crisi cronica” sullo smaltimento dei rifiuti, come se spettasse al cratere stesso la soluzione del problema”. Così Gennaro Carotenuto, co-autore, insieme a Tonino Scala, del libro ‘La guerra della Monnezza’ apre la serata di presentazione del loro ultimo lavoro. A fare gli onori di casa, Anna Copertino, giornalista, attenta moderatrice dell’evento. Un compito, il suo, tutt’altro che facile, dato il peso dell’argomento trattato e una platea che vuole contribuire al dibattito con le proprie esperienze di lotta e presidio dei territori interessati dal problema.

’A terra è a nost e nun s’adda tuccà’: era l’ottobre del 2010 quando, con questo grido, il popolo vesuviano, tirando fuori una forza alimentata dal diritto di vivere, si è ribellato a questa situazione con le unghie e con i denti, con i rosari delle nonne, con scolapasta e scope, ma, soprattutto, con l’amore per il luogo che li ha visti nascere” – ricorda ancora Carotenuto.

‘La guerra della Monnezza’ è tutto questo. Il libro edito da “Il Quaderno Edizioni”, è anche impreziosito dal reportage fotografico di Fabio Cosma Colombo e Massimiliano Colombo. Oltre agli autori presente anche Roberto Braibanti segreteria provinciale Sel.

Tonino Scala, già capogruppo di Sel in Consiglio Regionale, e il giornalista Gennaro Carotenuto, in questo libro, e durante l’intera durata della manifestazione, ripercorrono i giorni caldi dell’emergenza rifiuti all’ombra del Vesuvio, quando la popolazione di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e Terzigno scese in piazza per protestare contro la decisione di aprire due discariche all’interno del territorio del Parco Nazionale. Un volume che, attraverso scritti e immagini spesso crudi, racconta di una vicenda che visse alti momenti di tensione e che provocò scene di guerriglia urbana con autocompattatori incendiati, cariche delle forze dell’ordine sui manifestanti, ma che allo stesso tempo portò alla luce lo straordinario attaccamento alla propria terra da parte del popolo vesuviano.

“Quello che, però, capita spesso in questi momenti” – sottolinea Tonino Scala – “È che i mass media tendono a strumentalizzare la disperazione delle persone, inventando infiltrazioni camorristiche per gettare ombre e fango su quelle che, invece, sono iniziative ammirevoli e di grande coraggio. Camorristi o facinorosi, così ci chiamano. È vergognoso subire questi attacchi”.

“La guerra della Monnezza” è anche un diario di viaggio di chi in quei giorni, suo malgrado, si ritrovò nel duplice ruolo di cronista e cittadino, politico e manifestante in un paese “violentato” da quelle istituzioni che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto difenderlo e concorrere al suo sviluppo. La presentazione, dunque, si è rivelata un ulteriore modo per parlare con associazioni e movimenti dell’attuale situazione sulla crisi rifiuti non ancora risolta.

La strada della conoscenza del problema è l’unica percorribile per far si che ogni cittadino possa fare i conti con la propria coscienza e combattere, anche solo nel piccolo di casa propria, quello che è un problema destinato a durare ancora a lungo.

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