A poco meno di un anno dalla nomina dei “superdirettori” dei 20 grandi poli museali italiani è tempo di tracciare un primo bilancio della corposa riforma del management dei beni culturali italiani varata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini. Con questo obiettivo, a pochi giorni dal nuovo intervento del Ministro per la riorganizzazione di parchi archeologici autonomi e soprintendenze la Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa, nella giornata di ieri, ha affidato a Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la chiusura del ciclo di incontri “Passato contemporaneo: intersezioni fra l’archeologia e il presente”, ideato dall’archeologo Federico Marazzi, docente di Archeologia cristiana e medievale nei corsi di studio sulla conservazione e il restauro dei beni culturali del Suor Orsola.
Il ciclo di incontri ha alternato in cattedra alcuni dei grandi protagonisti della nuova stagione della gestione e della valorizzazione del patrimonio archeologico italiano: da Paolo Gull, docente di Metodologie e tecniche della ricerca archeologica all’Università del Salento, ed autore del primo manuale di archeologia preventiva, a Marco Valenti, segretario nazionale della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e ideatore dell’esperimento dell’Archeodromo di Poggibonsi.
Ieri presso il Complesso di Santa Caterina da Siena, sede della Facoltà di Lettere del Suor Orsola nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, la lezione conclusiva di Paolo Giulierini dedicata al tema “Un grande museo per una grande città: sfide e obiettivi”, organizzata in collaborazione con il primo percorso di alta formazione italiano in “Exhibition Design”, ideato dal Centro di Lifelong Learning e dal Centro Studi sul Turismo e sul Paesaggio dell’Università Suor Orsola Benincasa con l’obiettivo di formare i nuovi manager dell’allestimento multimediale e della narrazione del patrimonio museale italiano (a settembre il via alla seconda edizione del corso).
L’incontro con Paolo Giulierini, rientra anche in un più ampio percorso di collaborazione tra l’Università Suor Orsola Benincasa e il Museo Archeologico di Napoli strutturato con scambi e condivisione di studi e di ricerche, esperienze on the job e creazione di nuovi percorsi di fruizioni dei beni culturali.
Proprio su questo tema fino al 6 giugno il SAAD, il Servizio di Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità dell’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti e l’Unione Volontari pro Ciechi, sta curando, nell’ambito delle attività della Rete dei Musei accessibili “Napoli tra le mani”, un percorso tattile narrativo della Mostra su i supereroi di Adrian Tranquilli “Giorni di un futuro passato” al Museo Archeologico di Napoli.
Una mostra in cui Adrian Tranquilli, superando divieti e stigmatizzazioni rispetto alla fruizione dell’opera d’arte, sperimenta nuovi sistemi di conoscenza delle sue creazioni attraverso la narrazione, l’esplorazione aptica e il dialogo empatico con visitatori portatori di esigenze speciali.
Le opere incluse nel percorso tattile narrativo (visita guidata con servizio di accompagnamento gratuito prenotabile presso il SAAD del Suor Orsola) sono collocate nelle diverse sale del Museo Archeologico e sono state selezionate in relazione alla loro capacità evocativa e suggestiva, alla possibilità di confronto tra arte classica e arte contemporanea, alla dimensione e alla qualità dei materiali.