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LA MAGIA DEL NATALE E LE SUE INFINITE TRADIZIONI

Il  Natale è creato   dalle tradizioni: tantissimi riti che uniti in un’unica grande festa portano in qualunque famiglia l’atmosfera tanto decantata da film e racconti.A Napoli il Natale ha inizio nel momento in cui via San Gregorio Armeno, la via dove hanno sede i principali artigiani che fabbricano pastori, si popola di gente, fra cittadini e turisti.

Veniamo ora al cuore del Natale: il presepe napoletano. C’è tanto da dire sul profondo significato che permea ogni singolo pezzo della raffigurazione della Natività. Nato intorno al XVIII sec. è ancora immancabile in tutte le case. In molte famiglie persiste ancora l’usanza di costruirlo pezzo per pezzo, a partire dal sughero alla base.

Generalmente viene allestito e messo in bella vista l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e dismesso dopo l’Epifania. Tuttavia, fino alla notte di Natale il presepe napoletano che si rispetti è, e deve essere, incompleto. Gesù Bambino, il personaggio principale, non può categoricamente essere riposto nella mangiatoia prima dello scoccare della mezzanotte del 25 dicembre. Se anche venisse posizionato già al suo posto, andrebbe comunque coperto con un fazzoletto per non essere mostrato.

Il “veto” sulla presenza di Gesù nel presepe cessa, come abbiamo detto, allo scoccare della mezzanotte, poichè ogni famiglia depone il bambinello appena nato nella stalla.

Questa tradizione è talmente sentita che, molto spesso, la statuina del Bambinello viene tramandata di generazione in generazione .  E poi vi è la magia della  Vigilia, il 24 dicembre, è ugualmente importante per tutti. Si provvede agli ultimi regali da mettere sotto l’albero, si compra in extremis quel che serve per il cenone e, soprattutto, si scambiano gli auguri con amici e conoscenti che non si incontreranno a cena, magari con qualche brindisi.

 

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