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LA MORAL SUASION DI MR.FACEBOOK,IN SALSA AMERICANA.

Una gigantesca moral suasion in salsa americana. Il “manifesto” (politico?) di Mr. Facebook postato in Rete sta facendo il giro del mondo risvegliando sentimenti global in funzione anti-protezionismo.

Mark Zuckerberg, fondatore del social più diffuso del Pianeta, di certo non le ha mandate a dire: globalizzazione e interconnessione mondiale sono i temi centrali intorno ai quali intende formare una comunità inclusiva, aperta e solidale, capace di diffondere prosperità, libertà, pace e progresso.

Per farlo occorre l’intelligenza artificiale, la sola in grado di creare con appositi algoritmi una infrastruttura sociale per unire l’umanità. Vaticinio populista o altro? Chissà. Non sappiamo cosa frulli per davvero nella testolina di Zuckerberg; alcuni ne intravvedono l’ambizione di puntare alla Casa Bianca, altri il cinismo dell’affarista.

Certo è che per sconfiggere terrorismo, povertà e cambiamenti climatici ci vogliono corretta informazione e dosi crescenti di educazione. Un uomo non banale come Nelson Mandela avvertì che l’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo. Si lavori per rilanciarla. E che la tecnologia ci aiuti.

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