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LA MOSTRA – MERCATO CON I PRODOTTI REALIZZATI DAI DETENUTI DEL CARCERE DI POGGIOREALE, E’ DA STAMANE AL CONSIGLIO REGIONALE. L’INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA, TRA GLI ALTRI, DEL PRESIDENTE ROSA D’AMELIO

Manufatti, creazioni in argilla e creta dei detenuti, in mostra nel Consiglio regionale della Campania. E’ il risultato del progetto “Keramos-Liberi dentro”, promosso dalle cooperative “Il Quadrifoglio” e “La Mansarda”, destinato a 16 detenuti del carcere di Poggioreale, presentato stamane in una conferenza stampa all’isolato F13 del centro direzionale di Napoli.
Oggi, gli oggetti realizzati sono stati messi in mostra ed è anche possibile acquistarli. “Una sfida che abbiamo davanti come istituzioni – ha detto Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania –  è fare in modo che il carcere non sia solo una pena da scontare, ma abbia una funzione riabilitativa per reinserire i detenuti nella società una volta scontata la pena”. Con questo progetto, i detenuti imparano un mestiere ed acquisiscono competenze e conoscenze che possono poi spendere sul mercato del lavoro, una volta fuori di prigione. “In tanti hanno scoperto di avere una straordinaria manualità”, ha dichiarato il presidente D’Amelio, secondo la quale occorre che “tutti capiscano che, se ci impegniamo a finanziare progetti di inclusione sociale, a vincere sono lo Stato e sopratutto, tutte le istituzioni democratiche”.
Samuele Ciambriello, presidente dell’assocazione La Mansarda, ha spiegato che il corso di ceramica non è l’unico organizzato per i detenuti e che le attività della sua associazione, sono finalizzate al reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale. “Lo scorso anno è stato organizzato un corso di pasticceria – ha dichiarato Ciambriello- e accanto ai corsi per imparare un mestiere, ci sono quelli ludico – ricreativi come per esempio la film terapia o la lettura di libri in gruppo”. “Alle persone che entrano in carcere – ha evidenziato– va tolta la libertà, non la dignità. Queste iniziative, seppur piccole,  sono importanti per il recupero e la risocializzazione dei detenuti”.

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Il segnale che lanciamo è che queste persone, seppure abbiano sbagliato, possono acquisire competenze e conoscenze – ha sottolineato Lidia Ronghi, presidente della Cooperativa Il Quadrifoglio – C’è una grande richiesta da parte di queste persone che vogliono riabilitarsi, non soltanto attraverso lo scontare la pena, ma anche attraverso il recupero del loro essere sociale e della loro dignità di essere persona“.

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Alla conferenza stampa, ha preso parte anche Procolo, un detenuto del carcere di Poggioreale, nativo di Pozzuoli, che ha partecipato al progetto del corso di ceramica, e che per l’occasione, ha ottenuto un permesso premio di sei ore.

Sono molto emozionato – ha dichiarato Procolo – . Ringrazio l’associazione La Mansarda, la cooperativa il Quadrifoglio ed il maestro di ceramica, Rosario Orsanto, per l’opportunità che hanno concesso a me ed a tutti i miei amici del corso. Durante il corso, ho imparato tante cose ed ho capito che il mondo può girare anche nel verso giusto. Per tutti noi che abbiamo sbagliato in passato, è giusto scontare la pena. Ci potranno togliere la libertà, come giusto che sia – ha concluso Procolo – ma non la dignità”.

 

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