“Questo non è un addio ma un arrivederci”. Così recitava uno dei tanti messaggi su Facebook per Lino Trezza il 34enne morto tragicamente in un incidente di lavoro al Porto di Salerno.Ebbene quel momento è arrivato. Il mondo dello spettacolo ha deciso , infatti, di ricordare quel giovane che amava tanto la musica, il lavoro , la famiglia e la Salernitana. A Lino Trezza viene dedicata una sezione speciale all’interno del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, evento firmato da Mario Esposito, che accenderà l’autunno di Piano di Sorrento raggiungendo , quest’anno, la 22esima edizione. È un Premio ormai consolidato nel panorama italiano della cultura, che annovera nell’albo d’oro nomi illustri del giornalismo, della letteratura, dell’arte, della televisione come Francesco Cossiga, Walter Veltroni, Giancarlo Giannini, Pippo Baudo, Lino Banfi, Nicola Piovani, Roberto De Simone, Alberto Bevilacqua, Roberto Vecchioni, Leo Gullotta, Luca Barbareschi, Mario Orfeo, solo per citarne alcuni. Il premio musicale Lino Trezza non è solo una testimonianza di affetto e di ricordo verso il giovane morto a novembre del 2016 in circostanze drmmatiche, verso la moglie, i genitori, i tantissimi amici di Pellezzano e di tutta la regione Campania. È una sfida alla morte che da personale si fa collettiva, un messaggio di comunicazione contro il dolore, le tragedie, i terrorismi, le paure. È la musica contro il terrore, la battaglia contro ogni tipo di morte , anche quella spietata e vioenta che recentemente si è insinuata durante il concerto di Manchester. È un inno alla vita, un invito ai giovani a non avere mai paura e a ritrovare sempre, attraverso la musica, un insostituibile strumento di aggregazione ed amicizia.“Questo momento è concepito per la gente e per il grande pubblico che Lino amava. È la voce umile e schietta del popolo che sa emozionarsi attraverso la musica e che attraverso la musica sente la gioia di vivere ”, afferma Massimo Marramao, produttore e distributore dei tour di alcuni dei principali protagonisti della musica leggera italiana, da Ron a Eugenio Finardi, da Fabio Concato a Bianca Atzei. Egli era anche l’ex manager di Lino Trezza di cui dice: “Lino aveva una voce potente. Più potente della sua voce c’era però il suo cuore”.Dopo il ricordo da parte dei tifosi della Salernitana durante la partita Salernitana- Vercelli e le sirene accorate delle navi del Porto che gli davano l’ultimo saluto è arrivato il momento per Lino Trezza di risalire, invisibilmente, su un palco. In compagnia dei giovani e della grande musica leggera italiana che egli amava.